Nel 2024 in Italia sono stati denunciati all’Inail 1.202 decessi legati al lavoro, un numero che resta alto e sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Di questi, 1.189 hanno riguardato lavoratori, in lieve calo rispetto ai 1.193 del 2023, mentre 13 sono stati studenti, con un incremento rispetto agli 8 casi dell’anno prima. Complessivamente, le denunce di infortunio hanno raggiunto quota 593mila, con un aumento dello 0,4% dovuto principalmente agli studenti, che hanno registrato 78mila segnalazioni. L’aumento è legato all’estensione della copertura assicurativa Inail a tutte le attività di insegnamento-apprendimento, che ha superato i limiti precedenti legati alle sole esercitazioni pratiche.
Guardando ai lavoratori, gli infortuni avvenuti durante l’attività lavorativa sono diminuiti dell’1,9%, passando da 421.533 a 413.517 casi, mentre sono aumentati del 3,1% quelli avvenuti nel tragitto casa-lavoro, tornati sui livelli pre-pandemia con oltre 101mila denunce. I casi mortali in itinere sono cresciuti del 10,2%, da 275 a 303, mentre quelli sul luogo di lavoro sono scesi del 3,5%, da 918 a 886. Nel complesso, il 42% dei decessi denunciati si è verificato fuori dall’azienda. Per quanto riguarda le malattie professionali, le denunce hanno toccato quota 88mila, il dato più alto degli ultimi 50 anni, con un aumento del 21,8% rispetto al 2023. I lavoratori ammalati sono stati circa 58mila, in crescita del 18,7% rispetto ai quasi 49mila dell’anno precedente.
Presentando la Relazione annuale, il presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo ha illustrato le quattro direttrici su cui si è basato l’impegno dell’Istituto nel 2024: finanziamenti alle aziende che investono in sicurezza, riduzioni dei premi assicurativi per chi migliora le condizioni di salute e sicurezza oltre gli obblighi di legge, iniziative di formazione e promozione della cultura della prevenzione, sviluppo di tecnologie innovative da applicare nei luoghi di lavoro. Con il bando Isi 2024 sono stati stanziati 600 milioni di euro a fondo perduto, la cifra più alta mai assegnata, per progetti di miglioramento della sicurezza, tra cui l’acquisto di macchinari innovativi e la bonifica dell’amianto. Inoltre, quasi 30mila aziende hanno beneficiato della riduzione dei premi per prevenzione, per un totale di oltre 197 milioni di euro.