Marzo chiude con un segno positivo per il mercato automobilistico europeo, ma la crescita del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2024 – pari a 1.422.628 immatricolazioni – non basta a compensare un primo trimestre piatto, che segna un calo dello 0,4%. E senza il contributo del Regno Unito, dove le vendite sono salite del 12% nel mese e del 6% da inizio anno, il quadro sarebbe ancora più grigio.
Secondo il Centro Studi Promotor, guidato da Gian Primo Quagliano, il settore resta ben lontano dai livelli pre-pandemia, con un calo complessivo di oltre il 18% rispetto al 2019. La ripresa appare lontana, anche perché la stagnazione riguarda quasi tutti i principali mercati dell’Europa Occidentale.
La Francia arretra del 7,8%, la Germania del 4,3%. L’Italia mostra segnali di ripresa a marzo (+6,3%) ma resta in rosso nel conteggio del trimestre. Fa eccezione la Spagna, che archivia un primo trimestre in forte crescita (+14%) e un balzo del 23% nelle immatricolazioni di marzo.
Tra i gruppi automobilistici, spiccano le performance di Volkswagen (+10,3%) e Renault (+13%). Stellantis, invece, continua a soffrire: -5,9% nel mese e -12% nei primi tre mesi del 2025. All’interno del gruppo, però, si registrano dinamiche contrastanti: Jeep cresce del 14%, Peugeot tiene, e Alfa Romeo segna un +33% spinta dal lancio della Junior. Fiat e Lancia, al contrario, faticano a ripartire.
Situazione altalenante anche per i gruppi asiatici: Hyundai e Toyota arretrano, Bmw resta stabile rispetto al 2024, mentre Mercedes perde il 5% nel trimestre.
Tra i nuovi protagonisti del mercato, Saic Motor sorprende: sfiora il 3% di quota e supera Volvo, con una crescita del 33% da inizio anno. Tesla invece crolla: -37% nei volumi e quota di mercato scesa sotto il 2%.
Segnali positivi arrivano dal comparto delle auto elettriche. Dopo la frenata del 2024, causata dal taglio degli incentivi in diversi Paesi, il primo trimestre del 2025 vede una ripresa significativa: le full electric (BEV) salgono al 17% del mercato, contro il 13,2% dello stesso periodo dell’anno scorso. Le immatricolazioni crescono del 23,6% a marzo e del 28% nel trimestre. Il Regno Unito fa da apripista anche in questo settore, superando il 20% di quota di mercato elettrico.
Al netto di tutto, nonostante alcune luci, il mercato auto europeo resta in difficoltà, con segnali di ripresa troppo deboli per parlare di un ritorno alla normalità pre-Covid.
Andrea Valsecchi