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mercoledì 19 Marzo, 2025
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Piemonte, calamita per gli investimenti esteri: lo conferma il Financial Times

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Il Piemonte continua a consolidare la sua posizione come una delle principali regioni italiane per l’attrazione degli investimenti esteri, confermandosi al sesto posto nella classifica delle grandi regioni europee stilata dal rapporto “European Cities and Regions of the Future 2025” del Financial Times. Questo risultato riconosce gli sforzi concertati della Regione Piemonte, della Città di Torino, del sistema camerale e di Ceipiemonte, che da anni promuovono il territorio a livello internazionale. A segnare un ulteriore passo avanti, Torino entra nella classifica delle città europee più attrattive, collocandosi anch’essa al sesto posto per la qualità della strategia di attrazione di investimenti, un riconoscimento che giunge a pochi mesi dalla nomina della città a Capitale europea dell’Innovazione.

Il report evidenzia anche una crescita significativa degli investimenti diretti esteri (IDE) in Piemonte. Secondo i dati elaborati da Ceipiemonte, tra il 2021 e il 2024 si è registrato un incremento dell’80% degli investimenti avviati o annunciati, passando da una media annuale di 7,7 nel periodo 2014-2020 a 22,7. L’anno 2024 ha segnato un picco con ben 27 progetti. A livello regionale, il Piemonte si distingue anche per il numero di aziende a controllo estero, che contano più di 4.000 unità locali, circa 150.000 addetti e un fatturato complessivo di 46 miliardi di euro. Le principali origini degli investimenti provengono da Francia, Germania, Stati Uniti, Svizzera e Regno Unito, con un forte concentramento in provincia di Torino. La regione è particolarmente forte nel manifatturiero, ma anche nei settori del commercio e delle attività scientifiche.

Il successo del Piemonte è stato confermato anche dal recente Attractiveness Survey Italy 2024 di Ernst & Young, che ha posizionato la regione al secondo posto in Italia per numero di investimenti esteri. La posizione strategica del Piemonte, unita alla presenza di distretti industriali tra i più competitivi a livello globale, ha giocato un ruolo fondamentale in questo risultato. La collaborazione poi tra le varie istituzioni piemontesi, al di là delle differenti posizioni politiche, è stata determinante, perché ha permesso al Piemonte e al suo sistema produttivo di fare sistema.

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