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sabato, Luglio 27, 2024
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    Home Economia Bce, taglio dei tassi: un punto su mutui e finanziamenti

    Bce, taglio dei tassi: un punto su mutui e finanziamenti

    Con la riunione della Bce del 6 giugno è previsto il taglio dei tassi di 25 punti base, da 4,5% a 4,25%. Dopo nove rialzi consecutivi dall’estate 2022, la Bce potrebbe decidere di allentare la politica monetaria restrittiva che aveva come obiettivo il contenimento l’inflazione.

    Inflazione che oggi si attesta al di sotto dell’1% in Italia, mentre nell’Eurozona continua ad essere sopra l’obiettivo del 2%.

    Abbassare il costo del denaro avrebbe delle ricadute positive non solo sulle rate dei mutui che subirebbero una riduzione, bensì anche sull’aumento degli investimenti da parte delle imprese che andrebbero a favorire la crescita economica e l’occupazione.

    Per quel che concerne i mutui variabili, dal calcolatore di Facile.it, il calo potrebbe essere di 18 euro, anche se per vedere ulteriori ribassi ci sarà da attendere ancora un po’.

    Diversamente, per i tassi fissi le banche avevano già rivisto le condizioni economiche che si rivelano molto più vantaggiose. Infatti nei primi 4 mesi del 2024 la richiesta di finanziamenti è cresciuta del 17%, secondo l’osservatorio di Facile.it. Consultando le offerte, i tassi fissi partono da un TAN di 2,87%, che scende a 2,65% nel caso di mutui green, ossia per immobili in classe A o B.

    Inoltre, i vantaggi offerti dal calo dei tassi fissi offrono un incentivo anche a coloro che desiderano surrogare il proprio finanziamento, dove il migliore tasso di surroga si attesta al 3,05%. Ad esempio, una rata di 747 euro a maggio 2024, potrebbe abbassarsi di 147 euro al mese.

    Per i Futures sugli Euribor invece, la rata potrebbe calare di 37 euro entro fine anno e di 55 euro entro giugno 2025.

    Sebbene gli analisti, tra cui il capo economista della Bce Philip Lane, auspichino tre possibili riduzioni del costo del denaro per tutto il 2024, per un totale di 75 punti base, l’andamento dell’inflazione richiede ancora cautela. A maggio infatti ha subito un lieve rialzo: dal 2,4% di aprile a 2,6%.

    La presidente Christine Lagarde sembra non voler fornire indicazioni circa ulteriori tagli futuri, a conferma dell’atteggiamento di cautela data-driven adottato negli ultimi mesi.

     

    Emma Delfrate

     

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