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    Parco Media Valle Lambro, Sesto San Giovanni primo Comune ad approvare la nuova convenzione che affiderà la gestione al Parco Nord Milano

    Approvato anche il Piano pluriennale degli interventi che ha individuato 13 ambiti, di cui 5 a Sesto San Giovanni. Il Comune recupererà aree che verranno riqualificate e rese nuovamente fruibili per la cittadinanza.
    È Sesto San Giovanni il primo Comune ad approvare la convenzione relativa alla gestione del Parco della Media Valle del Lambro che passerà in capo al Parco regionale Nord Milano. La delibera è stata votata all’unanimità nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale così come il Piano pluriennale degli interventi (Ppi) redatto dal centro studi PIM sulle aree del Parco locale di interesse sovracomunale.
    Con i suoi 660 ettari di estensione distribuiti lungo il corso del fiume Lambro, di cui 146 già fruibili, il parco costituisce una sorta di cerniera verde di scala metropolitana che collega Milano e Monza attraversando i territori di Brugherio, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni. Una superficie vasta, altamente edificata, con grandi contraddizioni e nello stesso tempo grandi potenzialità che spetterà ora al Parco Nord Milano riuscire a sviluppare sulla base della nuova convenzione e del piano di interventi elaborato secondo gli indirizzi e le proposte emersi nel corso degli incontri con gli uffici dei Comuni coinvolti, che ha già individuato 13 ambiti su cui intervenire lungo tutta la dorsale del Lambro.
    Lo schema di convenzione nasce infatti da un percorso già avviato nel 2020 alla naturale scadenza della precedente, che ha coinvolto tutti i Comuni aderenti al Plis (Brugherio, Cologno Monzese, Milano, Monza e Sesto San Giovanni). Cambierà la sua durata che passa da 5 a 2 anni, una tempistica ritenuta congrua per sperimentare la nuova forma di gestione con il Parco Nord, e nel corso del biennio non comporterà nessun onere economico a carico dei Comuni soci perché i contributi annuali relativi alla gestione del Plis saranno coperti da risorse già accantonate.
    Una convenzione nata dalla volontà di fare un salto di qualità affidando la gestione a chi ha dalla sua il know-how amministrativo e gestionale per sviluppare le potenzialità del territorio. Del resto, Parco Nord Milano gestisce un’area che, insieme alla Balossa, sfiora i 1000 ettari complessivi. “Intendiamo valorizzare le aree ricomprese nel Plis attraverso una gestione qualificata e strutturata come il Parco Nord – spiega Giovanni Fiorino, presidente pro tempore dell’Assemblea del Plis e assessore al Verde del Comune di Sesto San Giovanni -. Il Parco Nord è limitrofo alle aree inserite nel nostro Plis così da costituire un’opportunità di armonizzazione delle zone comuni, garantendo sia sotto il profilo organizzativo che professionale una gestione qualitativa di indubbia capacità”.
    Grazie ad una visione unitaria del territorio sarà facilitato anche uno sviluppo ambientale ed urbanistico uniforme e su larga scala. Spetterà al Parco Nord creare una “comunità” simile a quella già esistente nel vasto parco nordmilanese coordinando i Comuni del Plis: “Non faremo scelte se non condivise – assicura Marzio Marzorati, presidente del Parco Nord Milano – secondo gli obiettivi che questo territorio vorrà darsi e tra due anni saremo chiamati a portare i primi risultati”. Parco Nord lavorerà sul piano di interventi elaborato dal PIM che costituisce lo strumento programmatorio e attuativo del Plis.
    Come detto, gli ambiti di intervento individuati sono 13 in tutto il territorio del Parco, 5 dei quali interessano il Comune di Sesto San Giovanni: “Prendendo spunto dal Ppi – aggiunge Fiorino -, l’Amministrazione si è già attivata su uno di questi ambiti sviluppando una convenzione con l’operatore privato che ha permesso di creare una prima rete ecologica in un ambito compromesso”. Un’area di 30mila mq compresa tra la tangenziale e il fiume Lambro, nota come Cava Melzi, che a breve sarà ceduta al Comune e verrà riportata alla propria naturalità e fruibilità da parte dei cittadini mediante la formazione di ampi spazi verdi e di percorsi ciclopedonali. Analogamente il Comune sta avviando un tavolo di lavoro su un altro ambito individuato all’interno al Ppi, ovvero l’area Mauro (demolizioni) per anni rimasta abbandonata. Le altre aree di intervento interesseranno la zona Vulcano, via Manin confinante con Milano e Cologno Monzese e la sponda di via Pisa confinante con Cologno, salita nei giorni scorsi agli onori della cronaca perché teatro di un efferato regolamento di conti tra bande di spacciatori nordafricani.
    Entro la fine del 2023 la nuova convenzione, così come il piano pluriennale di interventi, dovrà essere approvata anche dagli altri Comuni aderenti al Plis e sottoscritta dai sindaci perché possa entrare in vigore la nuova gestione affidata al Parco Nord Milano a partire da gennaio 2024.
    M.M.

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