Putin nel Giorno della Vittoria: “È stata scatenata una guerra contro la nostra madrepatria”
La stragrande maggioranza del mondo si è sbagliata: dall’anno scorso non è tornata la guerra in Europa bensì in Russia. Questa, perlomeno, è la versione dei fatti di Putin, esposta ieri in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Vittoria dell’Armata Rossa sul nazismo. “Oggi la civiltà è di nuovo a una svolta decisiva” ha dichiarato l’autocrate russo, “è stata scatenata una vera e propria guerra contro la nostra madrepatria, ma abbiamo reagito contro il terrorismo internazionale”. Quella russa, dunque, è una reazione non un’aggressione militare. “Per la Russia, non ci sono nazioni ostili e non amiche né a ovest né a est. Come la stragrande maggioranza delle persone sul pianeta, vogliamo vedere un futuro pacifico, libero e stabile” ha spiegato il presidente russo.
Per Putin, le truppe russe non hanno invaso l’Ucraina per sottomettere, uccidere, devastare, ma per salvare. Secondo l’inquilino del Cremlino, “il popolo ucraino è diventato ostaggio di un golpe e di un regime che a Kiev cerca di raggiungere i propri scopi”. L’Ucraina, ovviamente, sarebbe manovrata dall’Occidente, secondo il leader russo. La retorica della vittima ormai non sorprende più di tanto l’Ue che ha deciso di mandare un ulteriore messaggio di supporto all’Ucraina. Ieri, infatti, la presidente della Commissione Europea è andata a trovare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Bello essere di nuovo a Kiev” ha dichiarato Ursula von der Leyen, “dove i valori che ci stanno a cuore vengono difesi ogni giorno”.
Von der Leyen ha anche discusso dei progressi per l’entrata dell’Ucraina in Ue: “Ho espresso il mio rispetto per gli sforzi dell’Ucraina, che ha lavorato duramente sulle riforme in mezzo a una guerra totale. Il lavoro deve continuare”. La presidente della Commissione ha assicurato che Kiev può contare sul sostegno di Bruxelles e “sulla nostra esperienza durante tutto il processo”.