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    CARO BENZINA… TI SCRIVO

    CARO BENZINA… TI SCRIVO
    Chi l’avrebbe detto che nell’anno del Signore 2022 avremmo dovuto pensare a riesumare carretto e cavallo per spostarci da un luogo all’altro per evitare di dover aprire un mutuo ogni volta che ci fermiamo al distributore per fare il pieno di carburante.

    Tant’è che ogni volta che la benzina entra nel serbatoio fissiamo la velocità con cui sale il prezzo e la lentezza dei litri che vengono immessi, una gara impari, come se, per assurdo, un atleta trans corresse i cento metri femminili.

    Anche a questo proposito cerchiamo di uscirne a testa alta, facendo attenzione a non battere la capoccia, trovando modalità creative per aggirare il salasso vampiresco che ci tocca subire. Ogni volta quella dannata spia rossa ci avvisa che il serbatoio ci riporta alla dura realtà come il risveglio improvviso da un bel sogno con Diletta Leotta innamorata di noi nonostante il nostro giro vita imbarazzante.

    Quindi quali soluzioni? Naturalmente ci affidiamo agli esperti. Alcuni ci ricordano che è possibile ridurre i consumi con un risparmio sul costo del carburante con la manutenzione dell’auto facendo lavorare il motore della nostra auto in condizioni ottimali. La controindicazione è che tale manutenzione ci costa un paio di pieni di benzina, per cui il nostro consiglio è certamente quello di portare l’automezzo in officina per poi dimenticarlo dal meccanico fino al prossimo ribasso significativo del carburante.

    Un secondo prezioso consiglio è quello di controllare la pressione delle gomme. La pressione influisce infatti sul grado di resistenza della gomma e quindi sull’efficienza energetica. Attenzione però a non farsi prendere dalla foga del risparmio gonfiando troppo gli pneumatici trasformando la vostra splendida spider in un improbabile suv diventando oggetto di scherno da parte dei vostri vicini invidiosi.

    Per risparmiare carburante ci consigliano inoltre di spegnere il sistema di raffreddamento. L’uso del climatizzatore nella propria auto infatti costringe il motore a lavorare di più, quindi con un maggiore consumo di benzina o gasolio. Ok, allora apriremo i finestrini dell’auto. E invece no, perché se li teniamo aperti la resistenza al vento può compromettere l’aerodinamica del veicolo costringendolo a fare uno sforzo maggiore per mantenere la velocità con un conseguente consumo elevato. Non ci resta che spegnere l’aria condizionata tenendo i finestrini ben serrati con la conseguenza di arrivare in ufficio il 21 luglio fradici di sudore come all’esame orale di maturità.

    Ma andiamo avanti. Un’auto a pieno carico di persone, e quindi più pesante, deve bruciare più carburante per potersi muovere. La conoscenza di questo principio basilare può portarci a fare qualche scelta per un consumo più efficiente come convincere la famiglia a seguirvi a piedi quando andate in vacanza in quanto avete già il bagagliaio pieno a dismisura, dato che vostra moglie vi ha costretto a caricare anche la cabina armadio perché “non si sa mai che tempo può fare ad agosto in Sicilia!”.

    Infine abbiamo la tecnica chiamata “la guida del tassista”, il che non vuol dire che a fine tratta stradale dovete far pagare la tariffa ai vostri parenti. E’ molto più efficiente, infatti, tenere una velocità costante evitando brusche frenate e riducendo gradualmente l’andatura. La velocità costante ideale per un consumo minimo è intorno ai 50 chilometri all’ora. Chi ha adottato tale stile di guida ha ottenuto importanti risparmi sebbene abbia percorso la tratta Milano-Roma in una settimana senza mai fermarsi alle stazioni di servizio.

    Queste sono le utili indicazioni degli esperti, mentre personalmente ho provato ingenuamente ad adottare la guida in retromarcia nella speranza di abbattere al minimo i consumi, ma se devo essere sincero quello che ho ottenuto è stato solo un terribile torcicollo.

    Giovanni Zola

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