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sabato, Luglio 27, 2024
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    Home Economia Cashback: la spiegazione dei ritardi sull’app IO

    Cashback: la spiegazione dei ritardi sull’app IO

    Cashback: la spiegazione dei ritardi sull’app IO

    PagoPa è intervenuta con una nota per spiegare come mai in alcuni casi si verificano dei ritardi nella visualizzazione delle transazioni sull’app IO.

    Il piano Cashback del governo ha generato un certo entusiasmo già nella sua fase sperimentale di dicembre dato che diversi milioni di italiani hanno partecipato al cosiddetto extra-cashback di Natale. Secondo Palazzo Chigi, il 3,1% di questi otterrà un rimborso di 150€, il 14,5% tra 100 e 149€, il 49,6% tra 50 e 99€ e il 32,8% un rimborso inferiore a 50€.

    Tuttavia, con l’inizio del piano ufficiale a gennaio, diversi utenti che hanno scaricato l’app IO per poter sfruttare tale iniziativa, hanno riscontrato dei ritardi nella visualizzazione delle transazioni. Da qui è nata la preoccupazione che qualche rimborso potesse non essere effettuato. Un timore che ha costretto PagoPa (il sistema dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni) a intervenire e a chiarire cosa sta succedendo tramite una nota stampa approfondita.

    PagoPa rassicura che “la visualizzazione ritardata delle transazione valide su app IO non inficia l’eventuale diritto al rimborso”. Bene, ma come si spiegano questi ritardi nella visualizzazione dei pagamenti? Indagando sulle richieste di assistenza da parte degli utenti, si è scoperto che esistono due tipi diversi di problemi.

    Da una parte ci sono quegli utenti che pensano di effettuare una transazione che è in linea con i requisiti per generare un cashback, ma che in verità non lo consente. Questo è dovuto all’implementazione del programma dal momento che l’adesione al Cashback è volontaria anche per gli operatori del settore dei pagamenti e nonostante PagoPa sottolinei come “la copertura del mercato si è attestata attorno al 90%”, una transazione potrebbe non essere stata riconosciuta perché gestite tramite acquirer non ancora convenzionati.

    Oppure “la transazione potrebbe non essere stata registrata perché avvenuto attraverso uno strumento di pagamento che al momento non è ancora possibile registrare per il Cashback”. L’esempio riportato è una carta valida sia come PagoBancomat sia come carta di debito sul secondo circuito. In entrambi i casi le transazioni effettuate non possono essere conteggiate.

    L’altra casistica è legata ai tempi di acquisizione delle transazioni. Per potere visualizzare un acquisto sull’app IO ai fini del Cashback, infatti, questo deve essere contabilizzato dalla banca e in media possono volerci tre giorni lavorativi o anche di più se l’acquisto è effettuato a ridosso delle festività o del weekend. Tuttavia ci sono altri casi in cui “la non visualizzazione può essere condizionata da rallentamenti all’effettiva ricezione nel sistema Cashback delle transazioni inviate dagli Acquirer a PagoPA”. In questo caso si tratta di tempistiche tecniche “indipendenti dall’app IO e che in nessun modo inficiano sull’eventuale diritto al rimborso. Le transazioni valide per il Cashback potranno essere recuperate dal sistema fino allo scadere dei termini per l’accredito dei rimborsi in ciascuno dei periodi in cui si articola il programma”.

    Ricordiamo infatti che il piano Cashback è in vigore dal 1 gennaio 2021 fino al 30 giugno 2022. Infine la nota spiega come l’indicazione suggerita dall’assistenza di fornire copia dello scontrino POS è “una soluzione temporanea” che sarà disponibile “fino all’introduzione della funzionalità sull’app IO che sarà implementata progressivamente insieme alle banche e permetterà agli utenti di attivare ai fini del Cashback anche la carta di debito sul secondo circuito della propria carta PagoBANCOMAT”.

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