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    Milano, dopo secoli la tradizione si spezza: niente fiera degli “Oh Bej Oh Bej”

    Milano, dopo secoli la tradizione si spezza: niente fiera degli “Oh Bej Oh Bej”

    Annullati gli storici appuntamenti che aprono il periodo natalizio dei milanesi, stop anche alla “Lucia di Lammermoor” che avrebbe aperto la stagione scaligera.

    Il Natale si avvicina ma quest’anno l’atmosfera sarà molto diversa dal solito, almeno a Milano dove, com’ era prevedibile, non avranno luogo i due appuntamenti che storicamente aprono il periodo natalizio in concomitanza con la festa di Sant’Ambrogio, patrono della città. Dopo l’annullamento della Prima della Scala, che nell’edizione 2020 avrebbe visto in scena la “Lucia di Lammermoor” di Donizetti, anche la tradizionale fiera degli “Oh Bej Oh Bej” ha seguito la stessa sorte.

    Troppi i rischi collegati all’emergenza sanitaria che ancora vede Milano come area critica, così dal 5 all’8 dicembre l’appuntamento più amato dai milanesi, e non solo, non si farà. Sulla decisione del Comune pesa anche l’evoluzione della curva dei contagi che non consente di prevedere se le misure disposte nell’ultimo dpcm, tra cui il blocco delle fiere, saranno prorogate.

    Senza contare che si tratta di un’iniziativa commerciale particolarmente complessa, come spiega una nota del Comune, che contempla la presenza di oltre 400 operatori e richiede per questo “l’adozione per tempo di misure organizzative adeguate”, che al momento non possono essere attuate data l’incertezza sull’evoluzione dell’epidemia.

    Niente bancarelle intorno al Castello Sforzesco, quindi, a creare quella magica atmosfera natalizia intrisa di tradizione, profumi e colori che si tramanda da secoli, capace ancora oggi di suscitare emozioni non solo nei più piccoli.

    Una tradizione che si spezza dopo secoli di storia. I natali della fiera degli “Oh Bej Oh Bej” risalgono infatti al 1510 – anche se ci sono tracce già sul finire del 1200 – con l’ingresso in Milano di Giannetto Castiglione, incaricato da Papa Pio IV di recarsi in città per cercare di rinvigorire la devozione verso i Santi da parte dei cittadini.

    Consapevole della scarsa simpatia della popolazione verso il Papa, ritenne opportuno dotarsi di doni, la tradizione narra dolciumi e giocattoli, da offrire ai bambini, i quali accolsero l’ingresso di Castiglione in città – il 7 dicembre – al grido appunto di “Oh Bej! Oh Bej!” (“che belli” in dialetto milanese, ndr). Da quel momento, ogni anno la fiera si è svolta in occasione della festività di Sant’Ambrogio, dapprima in piazza dei Mercanti e per 120 anni, fino al 2006 anno in cui fu trasferita nell’attuale sede, in piazza Sant’Ambrogio.

    Ma accanto alla tradizione che si spezza, c’è anche la forte preoccupazione degli ambulanti che normalmente vedono i maggiori guadagni proprio durante il periodo natalizio, in occasione delle numerose fiere e dei tradizionali mercatini di Natale. Ora è di nuovo tutto fermo. Ma si tratta di uno stop, per chi lavora nelle fiere, che perdura da ormai 9 mesi contro il quale si infrange tutta la magia del Natale.

    Micol Mulè

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