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    Sostegni bis: le ultime novità

    Sostegni bis: le ultime novità
    Governo al lavoro per le ultime modifiche al Dl Sostegni Bis: dal credito di imposta del 40% sull’affitto dei primi cinque mesi per quelle attività con ricavi che superano i 15 milioni di euro all’esenzione Imu per le case colpite dal blocco degli sfratti fino agli incentivi green per il settore auto.
    L’ultimo pacchetto di emendamenti al Decreto Sostegni bis su cui ha lavorato l’esecutivo ha introdotto alcune novità in termini di aiuti alle categorie più colpite. Una delle misure principali riguarda la conferma dell’esenzione dell’Imu 2021 per i proprietari di immobili che si trovano in una situazione di stallo a causa della sospensione degli sfratti a partire dallo scoppio dell’epidemia in Italia, cioè dal 28 febbraio 2020. Con questo emendamento, viene meno il pagamento della rata di dicembre mentre, qualora un soggetto abbia già versato l’acconto lo scorso 16 giugno, otterrà un credito d’imposta. Sul fronte locale, viene istituito un fondo da 115 milioni di euro per il ristoro dei Comuni penalizzati dalle minori entrate conseguenti all’esenzione dell’imposta municipale.
    Un’altra misura prevede  un credito d’imposta per i centri commerciali pari al 40% sugli affitti pagati da gennaio a maggio 2021. Un’iniziativa rivolta alle attività che nel 2019 hanno presentato ricavi superiori ai 15 milioni di euro. La condizione primaria di accesso rimane quella del calo di almeno il 30% del fatturato registrato tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 rispetto al 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020. Tuttavia, se un esercizio non rispettasse quest’ultima condizione, potrà comunque ottenere il credito nel caso in cui l’attività sia stata avviata dal 1° gennaio 2019.
    Particolare risalto è stato dato all’incentivo green per il settore auto. Si tratterebbe di un pacchetto di 300 milioni di euro: 50 milioni per l’ecobonus già in vigore rivolto all’acquisto di vetture ibride ed elettriche il cui range in termini di emissioni va da 0 a 60 grammi di C02 al kilometro, 200 milioni per le auto euro 6 benzina o diesel (tra 61 e 135 grammi di CO2 al kilometro) e 50 milioni per i veicoli commerciali.
    Sul versante della ristorazione, il progetto è quello di erogare contributi a fondo perduto con un limite di spesa fissato a 100 milioni di euro per tutto il 2021, a cui si aggiungerebbe anche un fondo da 5 milioni di euro a sostegno dei B&B. Novità importanti anche per il terzo settore che dovrebbe ricevere 60 milioni per quest’anno. Di questi, 20 milioni sarebbero destinati a un contributo a fondo perduto rivolto a quei soggetti che forniscono servizi socio-sanitari e assistenziali a favore di anziani disabili e non autosufficienti. Altri 60 milioni dovrebbero essere destinati alle imprese del settore wedding, cerimonie e organizzazione feste, di cui 10 milioni per le attività operanti nell’horeca. 50 milioni, invece, andrebbero alle fiere come forma di ristoro per quei soggetti che si occupano di logistica, trasporto, allestimento e la cui quota di ricavi che proviene da fiere e congressi è pari almeno al 51%.

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