domenica, Maggio 5, 2024
More
    Home Economia Riders: possono davvero essere considerati schiavi?

    Riders: possono davvero essere considerati schiavi?

    Nell’attuale contesto economico globalizzato si sente sempre più spesso parlare di una categoria, quella dei riders. A bordo di biciclette, sono assunti dalle aziende di food delivery per portare il cibo a domicilio dei clienti. A Milano se ne vedono tantissimi in giro, quasi nella totalità dei casi si tratta di immigrati.

    Recentemente sono state avviate delle indagini da parte della procura contro l’azienda Uber eats, indagata per dei presunti maltrattamenti su alcuni riders.

    A seguito di questo, molteplici intellettuali da salotto stanno inveendo contro quei beceri capitalisti, colpevoli di sfruttare i lavoranti dando loro paghe da miseria.

    A tal proposito anche il quotidiano “La Repubblica” scrive che numerosi laureati italiani, trovano impiego presso queste aziende con la mansione di riders. Il quotidiano li definisce come nuovi schiavi.

    Tuttavia è doveroso ricordare che, al di là dei maltrattamenti, umiliazioni e ogni altra condotta che infierisce sui diritti umani, sanzionata giustamente e severamente dalle leggi, le aziende non possono essere incolpate di sfruttamento, né tantomeno essere accusate di lucrare grazie ai nuovi schiavi.

    Non è infatti compito di un’azienda privata mantenere con le proprie risorse chi ha bisogno. Le paghe di riders, come quelle di altre molteplici mansioni, seguono la legge del mercato, piaccia o non piaccia. Peraltro se si tratta di mansioni che non richiedono delle competenze particolarmente ricercate o particolari, è ovvio che, nel mondo in cui ci troviamo, la paga sia per ragioni di mercato certamente non entusiasmante.

    A maggior ragione chi ha avuto un’istruzione media o medio-alta, non può lamentarsi se non è stato capace di sfruttare quel bagaglio di competenze e conoscenze acquisite all’università, per trovare un’occupazione consona alle sue aspettative.

    A differenza del pubblico, per fortuna o per sfortuna nelle aziende private i lavoratori vengono pagati in base a quello che producono.

    Si tratta infine di una liberissima scelta, nessuno obbliga qualcuno a svolgere una determinata mansione. Non c’è più nemmeno il rischio di rimanere incapienti, visto e considerato che esiste un reddito di cittadinanza erogato dallo Stato da €780 al mese, di cui si può beneficiare.

    Andrea C

    Most Popular

    Trasformazioni e Sfide nel Mercato del Lavoro del Terzo Settore: Analisi dal Report Job4Good 2024

    Il mondo del lavoro nel Terzo Settore italiano sta attraversando una fase di notevole trasformazione, come evidenziato dal recente report intitolato "Le Professioni nel...

    Il valore economico della cultura: Il caso del Salone del Libro di Torino

    L'idea che gli eventi culturali siano meramente di arricchimento spirituale e meno vantaggiosi dal punto di vista economico è stata ampiamente confutata da recenti...

    GenZ e lavoro: cambiano le priorità

    Quando si parla di lavoro, i giovani sembrano avere un’idea molto diversa da quella dei loro genitori. Uno studio di Area Studi di Legacoop e...

    Retribuzioni in aumento, +3% nel mese di marzo

    Secondo un’indagine Istat il Pil italiano è cresciuto nel primo trimestre del 2024 dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti. L’economia del Paese continua nell’accelerata...

    Recent Comments