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mercoledì 9 Luglio, 2025
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Banche e ATM, meno di 20mila sportelli bancari: i dati Unimpresa

“Così si desertificano i territori” Unimpresa lancia l’allarme: “La digitalizzazione non deve escludere i più fragili”

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Per la prima volta, il numero degli sportelli bancari attivi in Italia è sceso sotto la soglia delle 20mila unità. Secondo il Centro studi di Unimpresa, al 31 dicembre 2024 le filiali erano 19.655, in calo del 2,5% rispetto all’anno precedente. Un dato definito “allarmante” dal vicepresidente Giuseppe Spadafora, che parla di una vera e propria “desertificazione finanziaria”, soprattutto nelle aree interne e nei piccoli comuni.

“Le Pmi e i cittadini hanno ancora bisogno di un presidio fisico – sottolinea – soprattutto per consulenza e credito. La crescita dei promotori finanziari non può compensare questa mancanza, anche perché non sono presenti ovunque né accessibili a tutti”.

Meno ATM e POS, cresce solo BancoPosta

La riduzione riguarda soprattutto le banche dei grandi gruppi, che hanno chiuso quasi 500 filiali in un anno. In calo anche gli sportelli automatici (da 37.844 a 36.324) e i POS, crollati di oltre 220mila unità (-22,7%). In controtendenza BancoPosta, che ha aumentato sportelli e bancomat.
I promotori finanziari sono cresciuti del 15%, passando da 31.259 a 35.963. Ma secondo Unimpresa questo non basta: “Il sistema rischia di diventare selettivo, attento solo ai grandi centri urbani. Serve un tavolo permanente con governo, Abi e Banca d’Italia per garantire l’inclusione finanziaria”.

La sfida della prossimità

Le banche puntano sempre più su modelli digitali e consulenziali personalizzati, fuori dalle filiali. Ma, avverte Unimpresa, l’efficienza non deve tradursi in esclusione. “Va trovata una sintesi tra innovazione e vicinanza reale ai territori, prima che la situazione diventi un’emergenza sociale”.

Andrea Valsecchi

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