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giovedì 29 Maggio, 2025
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Manifattura lombarda: produzione, fatturato e occupazione in crescita nel primo trimestre 2025

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Nel complesso scenario economico internazionale emergono segnali postivi per la manifattura lombarda che, nel primo trimestre 2025, si mostra solida e competitiva. Lo dimostrano i dati congiunturali del settore che evidenziano una crescita della produzione industriale del +0,4% rispetto al trimestre precedente, un incremento del fatturato (+0,1%) e un aumento dell’occupazione (+0,5%). In positivo anche gli ordini dall’estero (+0,4%) a fronte di una leggera flessione di quelli interni (-0,3%).

L’occupazione torna a crescere sia per l’industria sia per l’artigiano, con il saldo positivo tra ingressi e uscite che si attesta al +0,5% per entrambi. Ridotto anche il ricorso alla cassa integrazione, che resta maggiormente utilizzata dai settori più in difficoltà, come siderurgia, tessile e abbigliamento.

I dati congiunturali dell’artigianato confermano la tenuta del comparto manifatturiero lombardo registrando variazioni minime dei livelli rispetto al trimestre precedente (-0,3% sia produzione che fatturato). Positiva, invece, la variazione congiunturale relativa agli ordini che si attesta al +0,2% sia dall’interno che dall’estero.

Anche il dato tendenziale conferma la stabilità dei livelli produttivi poco sotto i valori massimi raggiunti, registrando lievi variazioni negative su base annua del -0,4% per l’industria e -0,3% per l’artigianato. Va meglio per gli ordinativi dell’industria, in particolare dall’estero (+3,0% dall’estero e +0,3% dall’interno).

Il dato tendenziale del fatturato è positivo sia per l’industria sia per l’artigianato con un +0,7% per entrambi. Alimentari (+3,7%), chimica (+2,8%), carta-stampa (+2,3%) e abbigliamento (+1,5%) i settori maggiormente performanti. Stazionaria la produzione dei minerali non metalliferi e legno mobilio (+0,2%) e siderurgia (0%). In contrazione moderata la produzione di meccanica (-1,2%), gomma-plastica (-1,4%) e manifatturiere varie (-1,6%). Più intensa la contrazione dei livelli produttivi di tessile (-3,7%), pelli-calzature (-4,7%) e mezzi di trasporto (-5,6%). Nell’artigianato risultano in crescita significativa il settore alimentare (+3,4%) e quello tessile (+1,9%), stazionari con minime variazioni positive e negative i settori legno-mobilio (+0,4%), carta-stampa (-0,3%) e minerali non metalliferi (-0,5%).

Per quanto riguarda le aspettative, secondo l’indagine di Unioncamere, per gli imprenditori permangono le incertezze legate al contesto economico internazionale, ai costi energetici e alla domanda ancora debole, principalmente sul mercato interno: tuttavia si intravedono nuove opportunità legate alla possibile riduzione dei costi delle materie prime e a una ripresa dei consumi. Il sondaggio ha inoltre evidenziato una forte attenzione alla questione della sostenibilità da parte degli imprenditori lombardi. Il tema è ritenuto importante per il proprio business dall’80% degli industriali, quota che scende al 66% tra gli artigiani manifatturieri. Le grandi imprese mostrano livelli elevati di attenzione (oltre il 90%), mentre tra le microimprese tale quota si attesta al di sotto del 60%, evidenziando un divario strutturale.

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