Gran parte dei giovani italiani vuole avere figli, ma le condizioni in cui versa il Paese rendono difficile mettere su famiglia. È quanto si può dedurre dal rapporto annuale dell’Istat che getta luce sull’Italia e sulle dinamiche che stanno attraversando la nostra società.
Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, quasi il 70% degli adolescenti desidera un futuro con figli. Il 64,5% dei ragazzi con background migratorio dichiara di volere dei figli contro il 70% degli italiani. Eppure, questo contrasta con la capacità dell’Italia di rimanere attrattiva per i suoi stessi abitanti. L’Istat, infatti, rileva come riguardo alle intenzioni di residenza futura, meno del 45% dei ragazzi tra 11 e 19 anni intende restare in Italia: un valore che scende al 37,9% per gli stranieri contro il 46% degli italiani.
Le condizioni delle famiglie, tuttavia, restano fragili: la povertà assoluta coinvolge 5,7 milioni di persone e 2,2 milioni di famiglie nel 2024, cioè l’8,4% dei nuclei familiari e il 9,7% della popolazione. Un livello stabile rispetto all’anno precedente, ma in aumento rispetto al 2014. E poi c’è la crisi del potere di acquisto. Tra il 2019 e il 2024 le retribuzioni contrattuali hanno perso il 10,5% in termini di potere d’acquisto e a causa dell’alta inflazione del periodo 2021-2022, il reddito medio da lavoro per occupato nel 2024 risulta inferiore rispetto al 2004. Si comprende meglio, allora, come mai tanti giovani guardino altrove per costruirsi un futuro. Un ultimo dato: cresce il numero di 25-43enni laureati che opta per l’espatrio. Nel 2023 ha raggiunto le 21mila unità, con una “perdita netta di 97mila giovani laureati in dieci anni”, sottolinea Francesco Maria Chelli, presidente dell’Istat, che definisce tale aumento “un record storico preoccupante”.