back to top
giovedì 22 Maggio, 2025
Sign In
spot_img
spot_img

Carburanti: scattano le nuove accise

Entra in vigore il decreto che rimodula le accise sui carburanti, con l’obiettivo di rendere il sistema più equo e sostenibile. Taglio di 1,5 centesimi al litro per la benzina, aumento equivalente per il gasolio, più inquinante.

spot_img

I più letti

Entra in vigore il nuovo decreto interministeriale che modifica le accise sui carburanti, introducendo un taglio di 1,5 centesimi di euro al litro sulla benzina e, parallelamente, un incremento della stessa entità sul gasolio. La misura, firmata da quattro ministeri – Economia, Ambiente, Infrastrutture e Imprese – punta a riequilibrare il carico fiscale, privilegiando il carburante meno inquinante.
Nelle premesse del decreto si evidenzia che la variazione è stata decisa sulla base dell’andamento dei prezzi medi registrati nei due mesi precedenti, come previsto dalla riforma fiscale. Nel dettaglio, tra il bimestre di riferimento e la media dei prezzi del 2024, la benzina ha registrato un calo del 3,75%, mentre il gasolio è sceso del 3,87%. Il decreto prevede una forchetta annuale di intervento tra 1 e 1,5 centesimi al litro, e in questo caso si è optato per il massimo consentito, coerentemente con l’andamento ribassista dei prezzi.

Un miliardo in più per le casse pubbliche
Secondo le stime, la rimodulazione delle accise potrebbe generare un gettito aggiuntivo di circa 1,1 miliardi di euro. Il maggiore introito deriva soprattutto dall’aumento sul gasolio (stimato in +1,93 miliardi), a fronte di una perdita di 830 milioni per la riduzione sulla benzina. Tuttavia, resteranno escluse dall’aumento le categorie che già beneficiano di aliquote ridotte, come il settore agricolo e i biocarburanti.

Più fondi per il rinnovo dei contratti nel trasporto pubblico
Le risorse extra non resteranno inutilizzate: come chiarisce l’articolo 3 del decreto, saranno destinate al Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale. In particolare, serviranno a finanziare il rinnovo dei contratti del settore, in primis quello degli autoferrotranvieri, per il quale sono stimati oneri complessivi pari a circa 500 milioni di euro annui.
La manovra si inserisce in una strategia più ampia di transizione ecologica e di sostegno al trasporto pubblico, puntando a disincentivare l’uso dei carburanti più inquinanti e a migliorare i servizi per i cittadini.

Andrea Valsecchi

- Advertisement -spot_img

Altri articoli

- Advertisement -spot_img

Articoli recenti