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venerdì 31 Ottobre, 2025
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Accessibilità, entro il 2026 scatta l’obbligo per le imprese europee

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Entro il 2026 tutte le imprese europee – ad eccezione delle microaziende con meno di dieci dipendenti o due milioni di euro di fatturato – dovranno adeguare i propri prodotti e servizi ai requisiti dell’European Accessibility Act (EAA). Si tratta di una direttiva già in vigore dal giugno 2025 che impone standard comuni di accessibilità per tecnologie e servizi: dai computer ai telefoni, dai terminali di pagamento alle piattaforme di e-commerce, fino al trasporto pubblico e alle comunicazioni digitali. Un cambiamento che interessa oltre 100 milioni di cittadini con disabilità e che introduce per le imprese un obbligo strutturale di adattamento tecnologico, progettuale e organizzativo.

La normativa nasce con l’obiettivo di rimuovere le barriere che limitano l’accesso ai servizi digitali e fisici. L’applicazione è trasversale: nel trasporto pubblico, per esempio, gli operatori dovranno garantire schermi e biglietterie accessibili; nei servizi bancari, interfacce multisensoriali e sportelli a misura di chi usa la sedia a rotelle; nelle attività digitali, caratteri leggibili, sintesi vocale, compatibilità con tecnologie assistive. L’EAA prevede inoltre formazione obbligatoria per i fornitori di servizi, in modo che le imprese possano rispondere non solo sul piano tecnico, ma anche culturale, all’esigenza di un accesso realmente inclusivo.

Le esperienze dei Paesi che hanno già recepito la direttiva, come la Spagna, mostrano però quanto la transizione sia complessa. Il Barometro dell’Accessibilità Web 2025 rileva che il 98% delle aziende private spagnole non rispetta ancora pienamente gli standard previsti e che il 24% dei siti web non applica nemmeno i criteri tecnici di base (WCAG). Tra le carenze principali: testi privi di alternative descrittive, scarso contrasto visivo e link non chiari. Per le imprese europee l’obiettivo non è solo evitare sanzioni, ma cogliere una opportunità economica e reputazionale: l’adeguamento all’EAA potrà infatti generare vantaggi competitivi, migliorare l’esperienza dei clienti e rafforzare la dimensione ESG dell’impresa, integrando inclusività e innovazione in una stessa strategia di sviluppo.

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