Luglio si chiude con un nuovo segno positivo per l’export italiano, trainato soprattutto dalle vendite verso gli Stati Uniti. Secondo i dati diffusi dall’Istat, le esportazioni hanno registrato un aumento dell’1,2% rispetto a giugno e un balzo del 7,3% su base annua (+6,9% in volume). A determinare la performance, l’impennata delle vendite sul mercato statunitense: +24,1% dopo il +10,3% del mese precedente.
Un risultato che precede l’entrata in vigore dei dazi americani del 7 agosto e che, sottolinea l’Istat, è stato influenzato anche da operazioni straordinarie, in particolare nel settore della cantieristica navale. Al netto di queste, la crescita congiunturale si attesterebbe allo 0,8% e quella tendenziale al 6,1%.
Soddisfatto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che considera “ragionevolmente raggiungibile” l’obiettivo di 700 miliardi di export entro il 2026, dopo che nei primi sette mesi del 2025 l’Italia ha già esportato beni per 384,2 miliardi di euro. “Si inizia a consolidare un risultato”, ha aggiunto il presidente dell’Ice, Matteo Zoppas.
Non mancano tuttavia le voci critiche. Le associazioni dei consumatori parlano di un “effetto ottico” (Unione dei Consumatori) o di un dato “dopato” (Codacons) dagli annunci sui dazi, avvertendo che già nei prossimi mesi si potrebbe assistere a un’inversione di tendenza.
Preoccupazioni arrivano anche dal settore agroalimentare. La Cia – Agricoltori Italiani stima una perdita di circa 600 milioni di euro nell’export verso gli Usa a causa delle nuove barriere commerciali. “Le spedizioni Made in Italy sono in calo per il secondo mese consecutivo, con a luglio un -10% rispetto allo stesso mese del 2024”, segnala l’associazione. Nei primi sette mesi dell’anno la crescita dell’export agroalimentare si ferma al 3%, ben lontana dal +19% registrato nello stesso periodo del 2024.
Sul fronte commerciale con Washington, l’Italia ha registrato a luglio un avanzo di 2,893 miliardi, che sale a 23,210 miliardi nei primi sette mesi dell’anno. “La crescita verso gli Stati Uniti – osserva Zoppas – è stata determinata da grandi operazioni di cantieristica navale e dal perdurare dell’ampliamento delle vendite di farmaceutica”.
Andrea Valsecchi