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venerdì 7 Novembre, 2025
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Trump deluso da Putin: gli Usa invieranno i Patriot all’Ucraina e minacciano sanzioni secondarie del 100% contro la Russia 

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L’erratica politica estera di Donald Trump costringe Kiev a una corsa sulle montagne russe: dopo mesi di rigidità e chiusure, ora sembra aprirsi una fase positiva. Due settimane fa gli Stati Uniti avevano sospeso alcune forniture militari all’Ucraina, ma ora hanno fatto dietrofront. Trump ha annunciato che Washington invierà agli ucraini i sistemi di difesa antiaerea Patriot “di cui hanno disperatamente bisogno”, come riportato da France Press. Il costo di questi sistemi, tuttavia, sarà sostenuto dagli alleati della Nato, cioè dai Paesi europei.

“Non ho ancora deciso il numero [di Patriot] – ha sottolineato Trump – ma li avranno perché hanno bisogno di protezione”. Da qualche settimana, infatti, Mosca ha aumentato l’intensità dei bombardamenti contro le città e i civili ucraini, ma la goccia che sembra aver fatto traboccare il vaso è la recente telefonata tra Trump e Putin, in cui il primo sembra aver capito che il leader russo non ha la minima intenzione di arrivare a breve a un cessate il fuoco.

Parlando con i giornalisti, il presidente Usa ha ribadito di essere deluso dall’autocrate russo: “Putin ha davvero sorpreso molte persone, parla gentilmente e poi bombarda tutti la sera”. Durante un incontro con il segretario della Nato, Mark Rutte, Trump ha inoltre svelato che gli americani applicheranno “dazi molto severi se non raggiungeremo un accordo entro 50 giorni, dazi al 100% circa, li chiameremmo dazi secondari”. Cinquanta giorni per trovare un accordo di pace significa che difficilmente gli ucraini vedranno i cieli svuotarsi dai droni e dai missili russi quest’estate, ma finalmente il tycoon ha deciso di mettere sul tavolo anche le sanzioni secondarie tanto richieste da Zelensky. La notizia dell’invio di nuovi Patriot, invece, è positiva perché significa che l’esercito ucraino sarà in grado di difendere maggiormente le vite dei civili dagli attacchi del Cremlino, ma rimane il timore che questo rinnovato appoggio americano sia un fuoco di paglia. Più che una decisione strategica, infatti, la svolta di Trump sembra dettata dalla delusione del comportamento di Putin e comunque l’invio dei Patriot è possibile solo perché saranno i Paesi Ue a pagare. L’ennesima prova che gli interessi (soprattutto quelli economici) degli Usa vengono prima di tutto per Trump, anche a costo di lasciare gli ucraini in balia dei russi.

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