Dal prossimo 1° settembre le commissioni applicate alle imprese per l’accettazione dei buoni pasto non potranno superare il 5% del valore nominale del ticket. Si tratta di una misura attesa da tempo, accolta con favore da Fiepet Confesercenti, che rappresenta bar, ristoranti e pubblici esercizi, da anni penalizzati da costi ritenuti sproporzionati e difficili da sostenere. «Sarà finalmente operativo il tetto alle commissioni», ha dichiarato Giancarlo Banchieri, presidente nazionale di Fiepet, sottolineando come questo provvedimento risponda a una richiesta storica dell’associazione: «Si pone fine a un sistema che scaricava sugli esercenti oneri insostenibili».
Secondo Fiepet, la riduzione delle commissioni non avrà effetti positivi solo per gli esercenti, ma anche per i consumatori. La maggiore convenienza dovrebbe incentivare una più ampia accettazione dei buoni pasto, aumentando la concorrenza tra gli esercizi e favorendo così l’intera filiera. «Meno costi per le imprese significa più disponibilità ad accettare i ticket, più concorrenza e più benefici per i clienti», ha aggiunto Banchieri.
Tuttavia, l’associazione lancia un appello alle istituzioni affinché si mantenga alta l’attenzione sulle eventuali contromosse delle società emettitrici. Il timore è che il risparmio ottenuto possa essere vanificato da modifiche contrattuali unilaterali, come l’allungamento dei tempi di pagamento. «Serve un controllo attento per evitare che i vantaggi siano solo teorici», ha avvertito il presidente.
Per i pubblici esercizi, la misura rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno, in un momento in cui i margini continuano ad assottigliarsi. Secondo le stime di Fiepet, la nuova soglia massima sulle commissioni potrebbe generare risparmi complessivi fino a 400 milioni di euro all’anno per il settore. È quindi fondamentale, avverte Banchieri, vigilare affinché le società emettitrici non peggiorino le condizioni contrattuali su altri fronti.
Guardando al futuro, l’associazione propone di cogliere l’occasione per intervenire anche sul fronte fiscale. «È il momento giusto – conclude Banchieri – per aprire una riflessione sull’innalzamento del tetto di esenzione fiscale a 10 euro già con la prossima legge di Bilancio: un intervento che renderebbe i ticket più utili e convenienti per tutti, consumatori e imprese».
Gloria Giovanditti