L’indice RTT (Real Time Turnover) di Confindustria, costruito sulla base dei dati di fatturato — destagionalizzati e deflazionati — di un campione di imprese clienti di TeamSystem, ha evidenziato a maggio una significativa correzione al ribasso. L’indicatore segnala flessioni generalizzate in tutti i settori economici, con cali più marcati nei servizi e nell’industria e più contenuti nelle costruzioni.
Nel dettaglio, a maggio il fatturato a prezzi costanti delle imprese ha mostrato una flessione, dopo l’aumento registrato in aprile. La media mobile a tre mesi rallenta la propria crescita, attestandosi a +1,1% rispetto all’1,5% del mese precedente, pur mantenendosi in territorio positivo. Nonostante la contrazione mensile, l’RTT suggerisce una variazione acquisita ancora favorevole per il secondo trimestre 2025.
Nel settore industriale, il calo del 3,2% registrato a maggio interrompe due mesi consecutivi di crescita. Anche nei servizi la contrazione è significativa, e segue un forte incremento registrato in aprile. Tuttavia, in entrambi i comparti la variazione acquisita nel secondo trimestre resta positiva. Nelle costruzioni, il calo è stato più contenuto (-2,7%), in linea con l’aumento moderato del mese precedente. Anche in questo caso la variazione acquisita è positiva (+0,3%), rappresentando il quarto trimestre consecutivo in crescita.
Per quanto riguarda il mese di giugno, le aspettative delle grandi imprese associate a Confindustria mostrano una sostanziale stabilità. La quota di imprenditori che prevede una produzione invariata si attesta al 67,6%, in linea con maggio, mentre si registra un leggero calo tra coloro che attendono un aumento (21,4%) e un lieve incremento tra chi prevede una contrazione (11,0%). In media, nel secondo trimestre, le aspettative risultano leggermente più caute rispetto ai primi tre mesi dell’anno: aumenta il numero di imprese che si aspetta una produzione stabile (62,4%), cala quello degli ottimisti (23,8%) e resta pressoché invariata la quota di chi prevede un calo (13,8%).
Secondo le risposte raccolte a giugno, domanda e ordini continuano a essere i principali elementi di sostegno alla produzione, con un saldo che sale significativamente al 6,1% rispetto al 4,5% di maggio. Le attese sulla disponibilità di manodopera tornano in territorio favorevole (1,1% da -1,4%), mentre il saldo relativo ai costi di produzione — già negativo — peggiora ulteriormente, scendendo a -6,2% rispetto al -5,6% del mese precedente.
Restano negative anche le valutazioni sulle condizioni finanziarie, con un saldo a -0,7% (da -0,3% a maggio). Migliora invece il giudizio sulla disponibilità di materiali, che pur restando leggermente negativo (-0,1%), mostra un recupero rispetto al valore di maggio (-0,6%). Diversamente, la percezione della disponibilità degli impianti peggiora nettamente, passando da un saldo positivo del 3,3% a -0,2% a giugno.
Gloria Giovanditti