“Nessun dorma”: Sergio Mattarella ha chiamato in campo l’aria della Turandot di Puccini nel suo appello all’Europa. Intervenendo al XVIII simposio Cotec a Coimbra in Portogallo, il presidente della Repubblica Italiana ha sollecitato l’Ue a fornire una risposta “urgente” alle molteplici crisi che sta affrontando l’Unione, dal momento che “stare fermi non è più un’opzione”, e questo vale anche per l’ambito della difesa. E chi non sembra avere intenzione di stare fermo, è la Germania.
Questa settimana il neo-cancelliere Friedrich Merz ha illustrato il suo programma davanti al Bundestag, spiegando che la rinnovata minaccia russa conferma la necessità che la Germania si doti “dell’esercito convenzionale più potente al mondo”. Complice anche le continue critiche di Trump alla Nato e all’Ucraina, che fanno tremare i legami militari in Occidente, Berlino si prepara per la prima volta dalla sconfitta di Hitler a rafforzare le proprie forze armate tramite investimenti da diverse centinaia di miliardi di euro.
L’Europa è di fronte a un vero e proprio risveglio militare del (sonnolento) gigante teutonico. Merz ha messo in chiaro che “la priorità assoluta” del suo governo sarà il rafforzamento della Bundeswehr: “Questa è l’aspettativa del paese più popoloso e potente d’Europa – ha spiegato il cancelliere tedesco – è che attendono anche i nostri amici e partner. Anzi, praticamente lo esigono da noi”.