Città metropolitana di Milano: costituita una cabina di regia per il governo dello sviluppo della geotermia urbana
L’accordo è stato siglato nei giorni scorsi a Palazzo Isimbardi con l’obiettivo di mettere a sistema competenze e informazioni in possesso di Enti ed istituti di ricerca a disposizione di tutti gli attori che agiscono sul territorio e sull’acqua.
Mettere in comune le competenze e le informazioni in possesso di Enti ed istituti di ricerca secondo una logica di reciproco aggiornamento e di costruzione di banche dati condivise a disposizione di tutti gli attori che agiscono sul territorio e sull’acqua. È questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione siglato nei giorni scorsi a Palazzo Isimbardi tra Città metropolitana di Milano, il Comune, Musa – (Multilayered Urban Sustainability Action) e l’Università degli Studi Milano-Bicocca per favorire il governo della geotermia urbana.
L’accordo arriva alla luce dello sviluppo esponenziale dei progetti di riqualificazione energetica che prevedono la gestione della climatizzazione attraverso pompe di calore alimentate da acque di falda, dove la parte relativa alla “concessione all’utilizzo della risorsa idrica” deve essere approvata dalla Città metropolitana, con la sola eccezione delle cosiddette grandi derivazioni, di competenza regionale. L’ente di area vasta ha infatti ereditato dalla Provincia la delega alla gestione delle acque, con particolare riguardo ai temi della tutela e della concessione d’uso di questa preziosa risorsa.
“Le pompe di calore che utilizzano l’acqua di falda consentono di fornire energia termica agli edifici senza prevedere la combustione di fonti fossili e il conseguente rilascio di inquinanti in atmosfera – spiega Paolo Festa, consigliere delegato all’Ambiente Città metropolitana di Milano -. Nel tempo, le necessità e le opportunità di utilizzare le acque sono cambiate e di conseguenza sono mutate le regole e le attività che gli Enti devono svolgere, come testimonia il fatto che nel 2023 i nostri uffici hanno rilasciato rilasciano oltre 300 autorizzazioni annue, un numero straordinario, data anche la complessità del procedimento. L’acqua estratta dalla falda, 340 milioni di mc/anno, potrebbe riempire ogni giorno 37.000 autobotti da 25 metri cubi, e questi volumi rendono l’idea di quanti inquinanti nocivi alla salute non vengono rilasciati in atmosfera”.
Attraverso la piattaforma DECIMETRO, Città metropolitana ha costruito un portale nel quale confluiscono, georeferenziate, le informazioni relative a tutte le autorizzazioni ambientali, con una ricchezza che si compone di circa 500 layer. Dal dicembre scorso è stata resa visibile a tutti i cittadini la parte riguardante i pozzi, che consente a chiunque di avere informazioni sulla localizzazione e sulle caratteristiche di queste infrastrutture, nell’ottica di una condivisione quasi in tempo reale dei dati, in modo che possano essere da subito utilizzati per i progetti finalizzati allo sfruttamento energetico tramite geotermia o all’uso irriguo della risorsa. Le informazioni, estese all’intero territorio metropolitano, sono e saranno fruibili da privati, dai progettisti e dagli Enti che operano in qualsiasi modo con la risorsa idrica.
Alla presentazione dell’accordo hanno preso parte anche i professionisti che a vario titolo svolgono attività collegate all’uso della risorsa, i geologi, gli ingegneri e gli impiantisti, ma anche gli agronomi e quanti si occupano della gestione delle acque superficiali, condividendo stimoli e sensibilità derivate dalle reciproche esperienze, per ricondurre in un unico ragionamento tutte le esigenze e poterle mettere a sistema. Un lavoro tutto da sviluppare, condividere e arricchire, in modo che tutti possano impostare le proprie azioni su basi comuni e su valutazioni quanto più possibile informate e consapevoli.
