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    Fase 2: prolungamento della quarantena per gli over 60?

    Tra le varie misure al vaglio del governo per l’implementazione della fase 2, c’è chi ritiene necessario prolungare l’isolamento degli anziani.

    La fase 2 si avvicina e tra gli accorgimenti da avere alcuni suggeriscono di prolungare la quarantena per i 60enni e allentare invece le restrizioni per le classi di età inferiori. È solo un’idea, per ora, ma ha già scatenato un vivace dibattito pubblico.

    Da tempo ormai si discute di come organizzare la ripresa della vita sociale e sembra che quelli che dovranno pagare uno scotto maggiore saranno i più anziani per i quali si profila all’orizzonte un ulteriore periodo di isolamento casalingo. La ragione principale è che le classi di età più avanzate sono quelle maggiormente a rischio in termini di sopravvivenza al contagio da coronavirus. I dati sembrano confermare questa tesi, dal momento che ancora oggi i defunti a causa di coronavirus sotto i sessant’anni sono 1 su 21, molti dei quali con malattie pregresse. Se ci fosse una ripresa degli infetti di covid-19, è probabile che le terapie intensive tornino a riempirsi e i decessi ad aumentare. Eppure ci sono tutta una serie di fattori da tenere a mente.

    Se veramente il governo decidesse di imporre agli over sessanta di rimanere chiusi in casa anche dopo il 4 maggio, ciò significherebbe prolungare la quarantena per più di 17 milioni di italiani, pari circa al 29% della popolazione. Un numero non indifferente, alcuni dei quali richiedono un certo tipo di assistenza per svolgere alcune attività come la spesa. Il ministro Francesco Boccia ha avanzato l’ipotesi di impiegare i maturandi per svolgere servizi essenziali nelle loro città, aiutando gli anziani per esempio. Boccia afferma che è necessario fare tutto il possibile per impedire una seconda ondata e proteggere i più esposti.

    C’è chi però ha fatto notare che con l’arrivo dell’estate, in alcune città come Milano, tenere chiusi in casa molti anziani non è una mossa molto saggia. Dall’altra parte è importante preservare non solo la salute fisica, ma anche mentale: alcuni geriatri hanno affermato che gli anziani, se lasciati da soli in casa per troppo tempo, sono a serio rischio di depressione.

    Infine c’è l’aspetto normativo. Sabino Cassese, presidente emerito della Corte Costituzionale, ha fatto notare, come riporta il Corriere della Sera, che l’art. 16 della Costituzione recita: «Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche». Dove il focus è su quel “in via generale” che impedisce la possibilità di fare eccezioni, escludendo alcune categorie. O meglio, Cassese afferma che se la ratio per escludere gli anziani consiste nell’idea di considerare solo coloro che sono più fragili ed esposti, allora bisognerebbe includere anche chi ha 35 anni ed è iperteso o chi ha 50 anni ed ha il diabete, al contrario di alcuni over 60 che si presentano in ottima salute fisica.

    Simone Fausti

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