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    Coronavirus: fuga in massa da Milano, regioni del sud in allerta

    Nella notte tra Sabato 7 e Domenica 8 Marzo sono stati presi d’assalto i treni delle stazioni di Milano nella grande fuga dalla città. In molti senza biglietto, anche disposti a pagare la multa pur di partire.

    Centinaia di persone sono corse a Porta Garibaldi per cercare di prendere l’Intercity Notte diretto a Salerno. In stazione Centrale è dovuta intervenire la polizia ferroviaria per mantenere la calma.

    Tutto ciò in barba ai tanti appelli e alle molteplici raccomandazioni di medici ed autorità, sull’importanza di restare a casa ed evitare i luoghi affollati per contenere il contagio.

    L’Intercity diretto a Salerno è partito con qualche minuto di ritardo, strapieno, con la gente ammassata, seduta persino per terra negli strapuntini dei corridoi.

    Stessa scena anche in stazione Centrale, dove in moltissimi si sono messi in coda nelle biglietterie per accaparrarsi un posto sui treni della notte o sui primi convogli dell’alta velocità in partenza all’alba.

    Questo è il risultato di una bozza lasciata trapelare, del decreto che ha esteso la zona rossa all’interno della Lombardia. Chi sia il responsabile non lo sapremo mai. Ma il danno è fatto ed il panico ha preso il sopravvento. Non giudichiamo nessuno per le scelte intraprese, chiunque ha il diritto di tornare dalle proprie famiglie in un momento così delicato.

    Tuttavia se il decreto governativo aveva l’obiettivo di contenere il virus, l’effetto è stato opposto.

    Tra l’altro restano contemplati i motivi “gravi o indifferibili”, i quali consentono comunque di varcare i confini della zona rossa, ora estesa a tutta la Lombardia.

    “Follia pura – commenta sui social il virologo Roberto Burioni – Si lascia filtrare la bozza di un decreto severissimo che manda nel panico la gente che prova a scappare dalla ipotetica zona rossa, portando con sé il contagio. Alla fine l’unico effetto è quello di aiutare il virus a diffondersi. Non ho parole”.

    Immediata la reazione delle regioni del Sud che chiedono l’isolamento domiciliare a chi proviene da Lombardia e Veneto.

    Ad esempio il presidente della Regione Sicilia Musumeci ha emesso ieri un’ordinanza con cui si prevede: l’obbligo ai vettori aerei di comunicare l’elenco dei passeggeri, l’auto-quarantena, l’obbligo di comunicazione al Comune di residenza e al dipartimento di prevenzione sanitaria competente per territorio, controlli domiciliari.

    Chi fosse scoperto incorrerebbe in sanzioni penali per violazione dell’articolo 650 del Codice Penale.

     

    Otto presidenti di Regione (Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Liguria, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Umbria e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano) chiedono un tavolo di confronto con il governo.

    Nel frattempo Alitalia sospende a partire da oggi l’attività su Milano Malpensa.

    Da Milano Linate verranno operati “solo collegamenti nazionali, con una riduzione di frequenze sulle rotte servite, mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con i voli via Roma.

    Andrea Curcio

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