lunedì, Maggio 20, 2024
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    Guerra: Mosca attacca dal cielo ma Kiev si difende sempre meglio

    Guerra: Mosca attacca dal cielo ma Kiev si difende sempre meglio
    La continua insistenza di Kiev con gli alleati per ottenere sistemi di difesa aerea sembra pagare. Secondo quanto riferito dalle autorità cittadine della capitale, nella giornata di mercoledì la difesa aerea ucraina sarebbe riuscita ad abbattere tutti i droni lanciati in un attacco russo. Zelensky ha spiegato che ben 13 droni sono stati distrutti, mentre alcuni pezzi sono caduti danneggiando delle case. Le capacità militare ucraina di difendersi potrebbe notevolmente migliorare nelle prossime settimane. Secondo Associated Press, infatti, Washington starebbe per approvare questa settimana, l’invio di una batteria di Patriot a Kiev.
    Si tratta di missili terra-aria in grado di colpire altri missili da crociera ma anche aerei. Un sistema d’arma finalizzato alla difesa tattica dotato di un lanciatore verticale su camion e di un radar. Un’arma potente che tuttavia richiede una formazione specifica e un considerevole numero di soldati per essere utilizzata in maniera efficace. Quella dei Patriot è una mossa che ha fatto inalberare i russi. L’ambasciata di Mosca negli Usa ha definito “provocatoria” tale iniziativa, avvertendo che se tale fornitura dovesse andare in porto potrebbe “portare a conseguenze imprevedibili”. Una risposta in linea con la comunicazione adottata finora dal Cremlino: spaventare il mondo vagheggiando impensabili e non meglio descritte conseguenze, senza escludere il ricorso all’arma nucleare.
    Nel frattempo, l’Ucraina non solo si difende ma allo stesso tempo contrattacca. L’esercito di Kiev ieri mattina ha lanciato quaranta razzi contro alcuni distretti della città di Donetsk, secondo quanto comunicato dall’ufficio di rappresentanza della Repubblica popolare di Donetsk (DPR) presso il Centro congiunto di controllo e coordinamento (JCCC), ripreso da alcuni media. Il mancato riconoscimento da parte della quasi totalità della comunità internazionale dei territori ucraini occupati da Mosca come zone facenti parte della Russia, rimane un punto dolente per Putin e il suo governo. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha criticato fortemente la visita del vicesegretario generali dell’ONU, Martin Griffiths, a Kherson in quanto in questa città “i cittadini hanno votato durante un referendum per l’adesione alla Federazione Russa e sono stati accettati”, motivo per cui per la Zakharova tale visita è “intenzionalmente provocatoria” e “inammissibile”. Referendum – farsa che non hanno impedito agli ucraini di riprendersi una delle più importanti città del sud del Paese.

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