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    Fisco: si allunga la proroga della pace fiscale

    L’Agenzia delle Entrate-Riscossione risponde alle domane sulla scadenza delle rate e illustra la regola dei cinque giorni di tolleranza

     

    Il nuovo decreto Sostegni ha disposto lo stralcio delle cartelle fino a 5.000 euro per quanto riguarda i carichi affidati dal 2000 al 2010 per coloro che hanno redditi fino a 30.000 euro. Allo stesso tempo, tale condono allunga la tempistica per il saldo del conto della pace fiscale. Il Dl sostegni infatti ha posticipato il termine di scadenza delle rate della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”.

     

    Anzitutto, per beneficiare di questo tempo extra, bisogna essere in regola con i versamenti del 2019. Come spiegato nelle faq dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, i pagamenti delle rate previste e non ancora versate nel 2020 devono essere effettuati entro il 31 luglio 2021. Il pagamento delle rate previste nel 2021, invece, dovrà avvenire entro il 30 novembre 2021.

    Per la “rottamazione-ter” si tratta si tratta delle rate in scadenza nei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre del 2020 e del 2021. Per il saldo e tralcio, di quelle previste nei mesi di marzo e luglio di entrambi gli anni. Un ulteriore dilazione arriva dai cosiddetti cinque giorni di tolleranza per il “lieve inadempimento”, per cui, per esempio, la scadenza del 31 luglio slitta a lunedì 9 agosto dal momento che bisogna tener conto anche dei giorni festivi. Tuttavia, se il pagamento avverrà oltre i termini previsti o per importi parziali, si perderanno i benefici della misura agevolativa e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.

     

    È stato prorogato anche il periodo di sospensione per l’attività di notifica di nuove cartelle ed avvisi dell’Agenzia, cha dal 28 febbraio 2021 è slittato al 30 aprile 2021. Rimangono sospesi fino al 30 aprile 2021 anche gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio, su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati.

     

    L’Agenzia delle Entrate-Riscossione sottolinea come i soggetti decaduti dalla “Rottamazione-ter” per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle somme scadute nel 2019 e che non possono beneficiare del nuovo termine previsto per il pagamento delle rate in scadenza nel 2020, grazie alle novità introdotte dal Decreto Rilancio (DL 34/2020), possono comunque richiedere la rateizzazione delle somme ancora dovute ai sensi dell’art. 19 DPR 602/1973. La medesima possibilità è stata prevista dal Decreto Ristori anche per i debiti che erano stati oggetto delle precedenti rottamazioni (prima Rottamazione e Rottamazione-bis) e successivamente decaduti dai benefici delle misure agevolative per mancato pagamento delle rate. Per avere maggiori informazioni consigliamo la consultazione del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione: https://bit.ly/3u4Jamc

     

     

    Simone Fausti

     

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