lunedì, Maggio 20, 2024
More
    Home Economia Istat: ad aprile boom di inattivi

    Istat: ad aprile boom di inattivi

    Gli utlimi dati Istat hanno registrato il forte impatto della pandemia e del lockdown sul mercato del lavoro, con numeri che non si vedevano da decenni.

    Nonostante i provvedimenti del governo, l’emergenza covid-19 sta provocando effetti disastrosi sul mercato del lavoro. Gli ultimi dati dell’Istat parlano chiaro: ad aprile l’occupazione ha registrato una diminuzione di quasi 300mila unità rispetto al mese precedente. Ma questo putroppo non è il dato peggiore.

    Le rilevazioni dell’Istituto di nazionale di statistica evidenziano una diminuzione dell’occupazione di 1,2 punti percentuali, pari a -274mila unità: una variazione mensile mai vista negli ultimi decenni e che coinvolge tutte le tipolgie di soggetti: donne (-143mila), uomini (-131mila), dipendenti (-205mila), indipendenti (-69mila). Il tasso di occupazione invece è sceso di 0,7 punti percentuali arrivando a 57,9%. Sono dunque gli indipendenti e i lavoratori a termine ad aver sofferto di più. Tuttavia, nonostante il blocco dei licenziamenti fino ad agosto, i lavoratori dipendenti sono scesi di 76mila unità. Un dato sconfortante.

    Eppure l’aspetto più preoccupante riguarda gli inattivi, cioè coloro che non hanno lavoro e non lo stanno cercando attivamente al momento della rilevazione istat: +746mila unità rispetto a marzo. Probabile che le rigide misure del lockdown abbiano influito sul morale di chi era disoccupato, e quindi alla ricerca di un lavoro, il quale ha smesso del tutto di cercare un’occupazione.

    Su base annua gli inattivi sono aumentati di 1,46 milioni, mentre il calo degli occupati è pari a 497mila unità. Non bisogna dunque farsi ingannare dal forte calo del tasso di disoccupazione, sceso a 6,3%, uno dei valori più bassi delle ultime decadi, poiché molti di questi non sono diventati occupati ma sono completamente usciti dalla forza lavoro, diventanto inattivi, il cui numero infatti è salito al 38,1% (+2% su marzo).

    A fronte di questi dati è opportuno chiedersi se le misure adottate dal governo, tra cig e bonus, siano sufficienti o se forse non sia il caso di aiutare in maniera più marcata coloro che svolgono un ruolo primario nel rilancio dell’occupazione e della crescita del paese, cioè le imprese.

    Most Popular

    “Salta su! Ripartiamo dal lavoro”, avviato il crowdfunding a favore dell’inclusione lavorativa

    L’iniziativa lanciata dalle ACLI lombarde a sostegno dell’occupazione delle persone ai margini del mercato del lavoro, tramite l’attivazione di borse lavoro.   “Salta su! Ripartiamo dal...

    Bce: Atteso il taglio dei tassi di interesse a giugno

    Un “plausibile” taglio degli interessi sarebbe previsto per giugno. Questo quanto emerso nella riunione della Bce del 10 e dell’11 aprile tenutasi a Francoforte. I...

    Il Rame e il Suo Ruolo nei Mercati Globali e nella Transizione Energetica

    Il rame, noto per la sua conducibilità elettrica e termica, sta assumendo un ruolo sempre più centrale nei mercati internazionali, spinto dall'innovazione in ambiti...

    Ferrari, un 2024 da record: consegne stabili, crescono gli utili

    Nel primo trimestre del 2024, Ferrari ha ottenuto risultati finanziari notevoli, segnando un incremento significativo sia nei profitti che nei ricavi. Il noto produttore...

    Recent Comments