lunedì, Maggio 20, 2024
More
    Home Lombardia Coronavirus e disabili: Intervista a Giusy Versace

    Coronavirus e disabili: Intervista a Giusy Versace

    Ringraziamo l’On. Versace per aver accettato di confrontarsi con noi sul tema della disabilità, del lavoro e del Coronavirus.

    In un tweet lei, On. Versace, ha affermato che proporrà, mediante un ordine del giorno, di estendere anche ai percettori degli assegni di invalidità il bonus di 600€. Ci può spiegare bene questa proposta?

    Questa proposta è la risposta ad una discriminazione grave che ho segnalato più volte. Molte persone con disabilità sono state di fatto escluse dal bonus di 600€. La norma lascia spazio ad equivoci e libere interpretazioni per cui Inps e governo continuano a scambiarsi circolari. L’assegno di invalidità, che ricordo ammonta a circa 290 euro, costituisce un’integrazione al reddito professionale ridotto per via della diminuita capacità lavorativa e per i costi che spesso si è costretti a sostenere a causa di patologie che rendono meno remunerativa l’attività del libero professionista. È ben diverso dal percepire una pensione diretta di anzianità o vecchiaia. Diverse le finalità e gli importi. Per questo motivo ho presentato un ordine del giorno al Cura Italia, perché questa situazione sia chiarita una volta per tutte. È incredibile che, come al solito, siano proprio i più fragili a dover lottare con la burocrazia per vedersi riconosciuti i propri diritti. Il Governo, anziché chiedere all’Inps l’adozione di circolari correttive, dovrebbe intervenire con una norma interpretativa chiara che consenta a chiunque ne abbia diritto di accedere ai benefici previsti dal decreto.

    Come tutte le categorie, anche i lavoratori disabili si ritroveranno alla fine di quest’epidemia penalizzati dal punto di vista occupazionale. Avete qualche proposta su come affrontare questo tema?

    Questo è una piccola battaglia personale vinta. Ho chiesto sin da subito che in questa fase emergenziale serviva un immediato aiuto ai lavoratori con disabilità ed i loro familiari chiedendo di estendere i permessi lavorativi della L.104, per tutto il periodo dell’emergenza. La legge, infatti, consente di avere 3 giorni di permessi retribuiti al mese. Nel Cura Italia è stata accolta la mia richiesta di estenderli con il riconoscimento di ulteriori 12 giorni complessivi e che sommati ai 3 di marzo e i 3 di aprile, fanno un totale di 18 giorni di permessi retribuiti per due mesi. L’obiettivo è di intervenire anche sul decreto di aprile perché siano estesi a tutta la durata dell’emergenza.

    Lei che ha sempre avuto a cuore il mondo dello sport, come reputa le attuali restrizioni del Governo sulla possibilità di praticare attività sportiva?

    Chiudere e limitare le attività sportive, vista l’emergenza sanitaria, era una scelta obbligata. Ora che ci stiamo avvicinando alla famosa “fase 2” la verità è che mancano delle vere linee guida che aiutino a comprendere meglio quali impianti potranno aprire e con quali condizioni di sicurezza per i lavoratori e per gli stessi atleti. Se pensiamo poi agli atleti paralimpici, il tutto si complica ulteriormente. Molti di loro, a seconda della patologia, necessitano di assistenze di accompagnatori di guide che difficilmente potranno rispettare il distanziamento. Il governo, a riguardo, non si è ancora pronunciato. Le federazioni attendono indicazioni chiare e rapide sui tempi e soprattutto sulle modalità in cui si potrà riprendere l’attività. Sono a capo del dipartimento pari opportunità e disabilità nel mio partito e confesso di essere in difficoltà perché continuo quotidiane richieste di chiarimenti a cui non so dare risposte. Si brancola nel buio. Al momento vedo solo caos ed incertezza ed il 4 maggio si avvicina.

    Com’è l’attività parlamentare ai tempi di Coronavirus?

    Ancora più complicata del normale. La cosa che mi ha deluso è che in un momento come questo si sperava nella collaborazione, in un governo di unità per tutelare la salute di tutti. I cappelli politici e le polemiche in queste fasi così delicate, vanno lasciate nel cassetto!

    Invece si va avanti con i Dpcm…

    Il dialogo è venuto a mancare e si va avanti con questi decreti arbitrari che non sono condivisi con il Parlamento. A parte la delusione c’è anche la preoccupazione. Da sportiva sono sempre stata abituata a giocare di squadra, ma questo concetto sembra che il governo non lo comprenda.

    In questo modo sarà molto più difficile trovare soluzioni utili per i cittadini. Auspico nel buon senso e confesso che incrocio le dita ogni volta che Conte annuncia su facebook una sua conferenza stampa.

    Andrea Curcio

    Most Popular

    “Salta su! Ripartiamo dal lavoro”, avviato il crowdfunding a favore dell’inclusione lavorativa

    L’iniziativa lanciata dalle ACLI lombarde a sostegno dell’occupazione delle persone ai margini del mercato del lavoro, tramite l’attivazione di borse lavoro.   “Salta su! Ripartiamo dal...

    Bce: Atteso il taglio dei tassi di interesse a giugno

    Un “plausibile” taglio degli interessi sarebbe previsto per giugno. Questo quanto emerso nella riunione della Bce del 10 e dell’11 aprile tenutasi a Francoforte. I...

    Il Rame e il Suo Ruolo nei Mercati Globali e nella Transizione Energetica

    Il rame, noto per la sua conducibilità elettrica e termica, sta assumendo un ruolo sempre più centrale nei mercati internazionali, spinto dall'innovazione in ambiti...

    Ferrari, un 2024 da record: consegne stabili, crescono gli utili

    Nel primo trimestre del 2024, Ferrari ha ottenuto risultati finanziari notevoli, segnando un incremento significativo sia nei profitti che nei ricavi. Il noto produttore...

    Recent Comments