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    Milano, danno e beffa per il titolare di un B&B: nessun cliente, in compenso 33 multe

    Milano, danno e beffa per il titolare di un B&B: nessun cliente, in compenso 33 multe
    L’uomo sarebbe reo di aver presentato in ritardo i moduli relativi alla tassa di soggiorno per il periodo 2017-2021, in 21 dei quali era riportato di non aver ospitato nessun cliente, ragion per cui l’imposta non era nemmeno dovuta.
    Il danno e la beffa, in sintesi si può definire così la brutta avventura burocratica che ha coinvolto il titolare di un bed & breakfast di Milano, destinatario di ben 33 multe arrivate di colpo dopo un anno di sostanziale inattività. L’uomo sarebbe reo di aver presentato in ritardo i moduli relativi alla tassa di soggiorno per il periodo 2017-2021, in 21 dei quali era riportato di non aver ospitato nessun cliente, ragion per cui l’imposta non era nemmeno dovuta.
    Ma per il Comune di Milano i 1.650 euro complessivi di multa sarebbero dovuti eccome. Non la pensa allo stesso modo il titolare dell’esercizio che, davanti a quella che ha tutta l’aria di essere un’ingiustizia burocratica, non si è perso d’animo e ha scritto di suo pugno al primo cittadino milanese per far valere le sue ragioni. Il bed & breakfast non è nient’altro che una camera dell’abitazione di proprietà dell’uomo che ha deciso di metterla a disposizione per arrotondare e far quadrare le spese mensili della famiglia, peraltro invano nell’anno segnato dalla pandemia. Nessun cliente e nessun incasso: “Ci vengono chiesti 1.700 euro in un periodo già di enormi difficoltà – ha scritto – non ho lavorato da un anno e mezzo”.
    Un fulmine a ciel sereno per il titolare del B&B che tutto d’un colpo si è visto recapitare 33 verbali per un errore reiterato nel tempo. Complice la difficoltà di utilizzo del sistema online per effettuare le dichiarazioni che, secondo il titolare, consente di inserire dati inesatti o incompleti senza segnalare l’imprecisione. L’uomo è rimasto comprensibilmente incredulo davanti a tanta sollecitudine, soprattutto perché dell’errore – reiterato in buona fede – ci si è accorti solo ora, senza che nulla fosse stato segnalato negli anni scorsi. Diversamente avrebbe potuto comprendere dove sbagliava e compilare in maniera corretta il modulo online per le volte successive. Ma tant’è.
    Rimane il fatto che sulle 33 multe, da 50 euro ciascuna, 21 si riferiscono alla mancata presentazione di un modello a zero, ossia nessun ospite ergo nessuna tassa di soggiorno da pagare. Da qui la richiesta al sindaco di rivedere i verbali e ridurre, se possibile, le relative sanzioni.
    Micol Mulè

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