sabato, Maggio 4, 2024
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    Decreto Ristori: le ultime novità

    Nel passaggio alla Camera, il decreto Ristori ha conosciuto una notevole mole di emendamenti che finanziano una serie di incentivi e contributi per un’ampia platea di soggetti.

     

    Durante l’iter parlamentare di approvazione del decreto Ristori sono stati introdotti diversi emendamenti che interessano un’ampia platea di settori e prevedono una serie di finanziamenti medio-piccoli. Tra le misure più importanti rientra la cosiddetta Iscro, cioè l’Indennità di continuità reddituale e operativa che comporta un assegno fino a 800 euro mensili (per sei mensilità) rivolto a tutti coloro che hanno conosciuto delle perdite superiori al 50% rispetto all’ultimo triennio. Tuttavia, tale ristoro si applica solo nel caso in cui sia stato dichiarato un reddito inferiore a 8.145 euro e per quelle partite Iva aperte da almeno quattro anni. Nonostante il ministro Catalfo abbia intenzione di comprendere anche i professionisti, al momento tale misura vale solo per gli autonomi della gestione separata dell’Inps.

     

    Per quanto riguarda le imprese, è stata disposto il dimezzamento delle tasse per sette anni per quegli imprenditori che decidono di aprire una nuova attività economica nelle Zes, le zone economiche sociali. Attenzione però perché qualora l’impresa decida di ricorrere a questo incentivo, dovrà rimanere in tale Zes per un decennio e conservare i posti di lavoro creati. Un altro emendamento ha stanziato cinque milioni all’anno dal 2021 al 2023, per un totale quindi di quindici milioni in un triennio, per l’Unione industriale biellese al fine di sostenere lo sviluppo dell’industria tessile.

     

    Sul versante tasse è stato deciso un aumento delle aliquote nel settore tabacco e sigarette elettroniche e il rinvio dell’entrata della discussa sugar tax al 2022. Buone notizie per il settore automobilistico dal momento che sono stati stanziati 120 milioni di euro per incentivare l’acquisto di vetture elettriche fino alla fine del 2021 e altri 50 milioni per i veicoli commerciali. Inoltre è stato deciso di rifinanziare i precedenti incentivi per i veicoli elettrici e ibridi: 2mila euro aggiuntivi e un bonus di 1500 euro per gli euro 6 di ultima generazione.

     

    Il turismo invece potrà beneficiare di un prolungamento del credito di imposta al 60% relativo al canone di locazione di quegli immobili destinati alle imprese turistico-ricettive, fino al 30 aprile 2021. Il fondo per tale settore inoltre è stato rifinanziato con altri 100 milioni di euro per il 2021. Sono previsti inoltre 500 milioni per compensare i gestori aeroportuali e i prestatori di servizi di assistenza al suolo.

     

    Uno degli aspetti più discussi tuttavia, riguarda la proroga del superbonus fino alla fine del 2022 con l’ultimo semestre che è pensato per consentire il termine dei lavori. Questo è un punto dolente per la maggioranza dal momento che i cinque stelle hanno intenzione di chiedere l’estensione di tale incentivo fino al 2023 ma questo comporterebbe notevoli costi aggiuntivi nell’ordine di diversi miliardi di euro: soldi che non sarà semplice trovare. \

     

    Infine la sanità. Un emendamento ha messo in dote 200 milioni nei prossimi due anni per le indennità del personale sanitario e sociosanitario. Parallelamente è stato approvata la proposta di assumere per nove mesi tremila medici e 12mila infermieri da destinare alla somministrazione del vaccino contro il covid.

     

     

    Simone Fausti

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