martedì, Maggio 7, 2024
More
    Home Economia Coprifuoco a Milano, ripercussioni devastanti

    Coprifuoco a Milano, ripercussioni devastanti

    Coprifuoco a Milano, ripercussioni devastanti

    Colpite le attività produttive ma nessun provvedimento su mezzi pubblici e code per i tamponi

    Il coprifuoco a partire dalle 23.00 introdotto da Regione Lombardia è ormai in vigore da 4 giorni.

    Gli effetti più devastanti sono ben visibili a Milano, la locomotiva economica d’Italia.

    Un disastro, un’ecatombe” lamentano i ristoratori. L’obbligo di chiusura alle 23 ha fatto perdere più del 60% degli incassi, ad alcuni fino all’80%.

    Il terrore è tornato nell’animo della gente, che anche durante il giorno evita di mangiare al ristorante per paura di contagiarsi.

    Alcune persone ignorano che hanno la possibilità di tornare a casa anche oltre le 23.00, se muniti di autocertificazione e scontrino del ristorante.

    È senza ombra di dubbio chiaro che i contagi stiano aumentando in maniera vertiginosa, con le conseguenze in termini di ricoveri ospedalieri. Ma le ultime restrizioni e quelle che verranno, stanno rivolgendo l’ennesimo attacco alle attività produttive, ai bar, ai ristoranti, provocando al contempo, la chiusura inevitabile di molte attività.

    Non un provvedimento sul potenziamento dei trasporti pubblici, dove vediamo giornalmente le persone assembrarsi. Nulla per evitare il prodursi di code infinite ai drive in per i tamponi, dove la gente si contagia reciprocamente.

    Vediamo invece un’ostinazione profonda a non chiudere le scuole da parte della ministra Azzolina, nonostante intere classi in quarantena e la trasmissione del contagio da parte dei figli ai genitori e ai nonni, che sono i soggetti più colpiti dalla forma grave del virus.

    Paradossalmente, analizzando i provvedimenti intrapresi sin ora, si ritiene più pericoloso trovarsi fuori casa dopo le 23 anche da soli, piuttosto di far visita ai parenti dopo essere stati a scuola.

    Alfredo Zini, titolare del ristorante “Al Tronco” nel quartiere Isola in via Thaon di Revel 10, ha guidato la manifestazione dei ristoratori in Piazza Città di Lombardia, davanti alla sede della Regione (neanche lontanamente paragonabile agli atti vandalici compiuti a Napoli due giorni fa, sia chiaro). “Il vero problema non è l’orario anticipato di chiusura – dice Zini – ma il terrore che è tornato nelle persone”. Zini non esclude che nelle prossime settimane ci saranno altre proteste e prevede con amarezza che una ripresa vera e propria dalla crisi ci potrà essere soltanto nel 2022.

    Andrea Curcio

    Most Popular

    Sicurezza a Milano: cosa succede in città?

    Il racconto, il confronto, le proposte. Verso percorsi di legalità e solidarietà. L’incontro è organizzato da Piattaforma Milano. Sicurezza al centro nel dibattito organizzato da...

    La rivoluzione del trasporto: le auto volanti sono finalmente realtà!

    L'evoluzione del trasporto individuale ha preso il volo, con le auto volanti che si stanno trasformando da un sogno di fantascienza a realtà tangibile....

    Nato, Crosetto apre anche ai Paesi islamici ma i Paesi europei devono imparare dalla Finlandia

    Non solo Svezia e Finlandia, la decisione di Vladimir Putin di invadere l'Ucraina potrebbe avere altre ricadute sul numero di Paesi membri della Nato....

    Contrazione della produzione siderurgica: l’Italia e l’Europa perdono terreno nel mercato globale dell’acciaio inox

    L'industria siderurgica europea sta affrontando un periodo di contrazione significativa, in particolare nel settore dell'acciaio inox, che segue tendenze simili già osservate nel settore...

    Recent Comments