Sono 33 i progetti finanziati nell’ambito del programma Interreg Italia-Svizzera, di cui 26 nella sola Lombardia. Nei giorni scorsi si è riunito il Comitato di Sorveglianza del Programma di cooperazione transfrontaliera per definire la destinazione delle economie, in modo da utilizzare tutte le risorse, e la roadmap per la redazione del prossimo programma operativo relativo al periodo 2028-2034.
A fine novembre 2025, il Comitato Direttivo del Programma ha approvato le graduatorie relative alla seconda finestra del Primo avviso per progetti ordinari con cui sono stati finanziati i 33 nuovi progetti, suddivisi in macroaree. Nello specifico, dei 26 progetti lombardi 9 riguardano la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie nel settore biomedico e l’innovazione nelle MPMI; 3 si concentrano sulla prevenzione dei rischi idrogeologici, il monitoraggio del territorio e l’adattamento al cambiamento climatico; 5 sono quelli dedicati a biodiversità, riduzione dell’inquinamento e riqualificazione ambientale di zone di confine; 1 sulla mobilità sostenibile; 3 destinati alle persone fragili (assistenza, telemedicina inclusa e inclusione); 4 inerenti a turismo e cultura ed 1 alla cooperazione tra istituzioni. Le zone interessate rientrano nelle province di Como, Lecco, Milano, Monza Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
Il finanziamento complessivo dei 26 progetti è pari a 18 milioni di euro di contributo pubblico italiano e 3,15 milioni di franchi per la parte svizzera. Il Comitato di Sorveglianza, come ha spiegato l’assessore regionale Massimo Sertori, con delega ai rapporti con la Confederazione Elvetica, ha stabilito di destinare le risorse che resteranno ancora disponibili all’apertura di un nuovo avviso per l’attivazione di microprogettualità nel perimetro di progetti già finanziati – coinvolgendo soggetti nuovi, non in qualità di partner ma di destinatari finali attuatori di nuove azioni – e per favorire la messa in rete di progetti che interessano tematiche analoghe o che riguardano specifici territori, così da capitalizzare e trasferire i risultati.
E sulla roadmap è previsto l’avvio delle attività di programmazione a partire dall’inizio del nuovo anno, con l’obiettivo di procedere il più rapidamente possibile alla condivisione dei contenuti del nuovo Programma.
