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venerdì 10 Ottobre, 2025
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Stellantis domina a settembre, ma il mercato italiano è ancora in affanno

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Il mercato automobilistico italiano torna a crescere a settembre dopo mesi difficili. Secondo i dati del ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono state 126.679, il 4% in più rispetto allo stesso mese del 2024.

Un segnale positivo che, tuttavia, non basta a compensare il calo registrato nel corso dell’anno: nei primi nove mesi, infatti, le auto immatricolate sono state 1.167.437, il 2,9% in meno rispetto al periodo gennaio-settembre dello scorso anno. A brillare, nel panorama di settembre, è Stellantis. Il gruppo ha immatricolato 33.946 vetture, con una crescita del 15,5% rispetto allo stesso mese del 2024, quasi tre volte superiore a quella del mercato complessivo.

La quota sale così al 26,8%, guadagnando 2,7 punti percentuali in dodici mesi. Guardando però al bilancio dei primi nove mesi, la performance appare meno brillante: le immatricolazioni sono state 331.035, con una flessione del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e una quota di mercato in discesa al 28,3% contro il 30,3% del 2024. Il quadro riflette un settore che continua a muoversi tra luci e ombre.

La ripresa di settembre indica una domanda ancora vivace, ma i dati cumulati confermano le difficoltà strutturali di un comparto che sconta l’incertezza economica e la transizione verso l’elettrico. Il mercato italiano delle auto resta condizionato da fattori che vanno oltre i semplici dati di vendita.

Da un lato, l’inflazione e i tassi di interesse ancora elevati hanno frenato gli acquisti, soprattutto delle famiglie. Dall’altro, la spinta alla transizione ecologica procede a rilento: in Italia le immatricolazioni di auto elettriche pure restano sotto la media europea, anche a causa delle infrastrutture di ricarica ancora limitate. Il rimbalzo di settembre potrebbe quindi essere letto più come un segnale di respiro momentaneo che come una vera inversione di tendenza.

Saranno i prossimi mesi, con gli incentivi previsti e la ripresa dei consumi, a chiarire se il settore è pronto a consolidare la crescita o se resterà ancorato a una fase di stagnazione.

Gloria Giovanditti

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