Una spallata all’Onu e un assist per Kiev. Con il suo discorso al Palazzo di Vetro, Donald Trump ha ribadito che lui non ha fede nel multilateralismo e in ciò che sono diventate le Nazioni Unite. Ma questa settimana il presidente americano ha affermato che l’Ucraina può vincere la guerra contro la Russia e non lo ha fatto a mezza voce, ma con un post su Truth, lo ha messo nero su bianco insomma. “Dopo aver compreso appena la situazione militare ed economica” di Mosca e di Kiev, ha scritto il presidente Usa, “penso che con il sostegno dell’Unione Europea, [l’Ucraina] sia in grado di combattere e riconquistare tutta l’Ucraina nella sua forma originale. Con tempo, pazienza e il sostegno finanziario dell’Europa e, in particolare, della Nato, i confini originali da cui è iniziata questa guerra sono una possibilità concreta. Perché no?”.
Per Zelensky, si tratta di “una svolta importante” dal momento che ben prima del suo ritorno alla Casa Bianca, Trump ha dato gli ucraini per spacciati, insistendo sull’eventualità di cedere i territori occupati pur di fermare il massacro. L’escalation che Putin ha innescato dopo il (fallimentare) vertice in Alaska sembra aver irritato Trump, che ora sembra credere nelle capacità militari ucraine. Soprattutto, secondo l’inquilino della Casa Bianca, la Russia dopo tre anni e mezzo di guerra si è dimostrata una “tigre di carta” incapace di conquistare Kiev in una settimana. “Putin e la Russia sono in GRANDI difficoltà economiche, e questo è il momento giusto per l’Ucraina per agire” ha esclamato Trump su Truth.
Si tratta solo di strategia? Una rozza maniera diplomatica per portare Putin al tavolo dei negoziati? È difficile capire le intenzioni di Trump, che sulle garanzie di sicurezza per Kiev si è detto speranzoso “che saremo in condizione di discuterne un po’ più avanti”. Trump ha lodato Zelensky definendolo “un uomo coraggioso” che “sta combattendo in modo infernale”, ma la differenza sul campo di battaglia la farà la continuità delle forniture di armi americane, sistemi di difesa antiaerea in primis, che con questa amministrazione Usa periodicamente vacillano. Nel frattempo, il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Uniti che quella in Ucraina è “una guerra che non può finire militarmente, finirà a un tavolo dei negoziati”.






