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mercoledì 19 Novembre, 2025
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La Polonia è pronta ad abbattere droni e jet russi che sconfinano: come l’escalation di Putin nei cieli Nato sta cambiando il paradigma di sicurezza europeo

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Le incursioni aeree russe nei cieli europei stanno costringendo i Paesi Nato a cambiare la loro strategia di sicurezza. Ieri gli aeroporti di Copenaghen e Oslo sono rimasti chiusi per diverse ore dopo che sono stati avvistati droni non autorizzati sopra i due scali. Nelle prime ore dopo l’accaduto non è stato possibile risalire agli autori di questa incursione, anche se la polizia danese ha dichiarato che si trattava di “un operatore capace”. Successivamente il premier della Danimarca ha parlato di questo episodio definendolo “l’attacco più grave mai visto”, secondo quanto riportato da Rai News.

I timori e i sospetti ricadono sulla Russia dopo che il 19 settembre diversi caccia militari di Mosca hanno violato lo spazio aereo dell’Estonia per ben 12 minuti prima di essere scortati fuori dagli F-35 italiani stanziati nella zona. Il 14 settembre, invece, un drone russo è entrato nei cieli della Romania durante un attacco contro l’Ucraina, restandoci per circa 50 minuti sorvegliato dai sistemi Nato. L’escalation è cominciata, però, due settimane fa, quando il 10 settembre circa 20 droni del Cremlino hanno attraversato lo spazio aereo della Polonia. A questo punto, è difficile parlare di casi isolati: sembra che Mosca stia implementando una strategia di pressione contro l’Europa fatta di provocazioni finalizzate a testare i nervi dell’Alleanza Atlantica.

Putin è consapevole che parte delle popolazioni europee teme che possa scoppiare la Terza Guerra Mondiale tra Russia e Nato e questo lo mette in una posizione di forza. Finora l’Alleanza Atlantica ha fatto alzare i suoi jet per scortare fuori i caccia russi così come succede da anni. Ora, però, la Polonia vuole cambiare atteggiamento. Il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha dichiarato che prenderà “sicuramente la decisione di abbattere oggetti volanti quando violano il nostro territorio sovrano e sorvolano la Polonia”, aggiungendo che “non c’è spazio per discussioni in questo caso”.

Un concetto ribadito anche dal ministro degli Esteri polacco che, nel corso dell’Assemblea Generale dell’Onu a New York, si è rivolto ai colleghi russi avvertendoli: “Se un altro missile o aereo entra nello spazio aereo della Nato e viene abbattuto, non venite qui a lamentarvi”. Per Sikorski le recenti provocazioni aeree dei russi “rappresentano un’escalation della guerra ibrida che la Russia ha condotto in Occidente per anni”, tra “omicidi di politici, giornalisti, attacchi informatici, incendi dolosi”, e molto altro. Il ministro polacco ha chiosato rivolgendosi direttamente ai diplomatici di Mosca, parlando del “folle nazionalismo” russo che “contiene una brama di dominio che non cesserà finché non vi renderete conto che l’era degli imperi è finita e che il vostro impero non verrà ricostruito”.

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