Gli italiani si scoprono sempre più attenti al risparmio, dal carrello della spesa alle scelte quotidiane, privilegiando prodotti indispensabili e mostrando una crescente propensione al riuso e alla riparazione rispetto alla sostituzione con nuovi modelli. È questo il quadro tracciato dal Rapporto Coop 2025 – Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani, che definisce l’attuale fase l’era del “deconsumismo”. La spinta a contenere la spesa è oggi la forza motrice per il 42% dei cittadini e si riflette anche nei settori tradizionalmente dinamici: nella tecnologia, ad esempio, gli acquisti annui di smartphone risultano in calo di due milioni di unità rispetto al 2022, segno che l’utilità prevale sulla gratificazione.
Sul fronte alimentare, i primi sei mesi del 2025 hanno registrato una ripresa della spesa nella grande distribuzione, con un incremento del 3,8% a valore e del 2% a volume, trainato soprattutto dai comparti del fresco come frutta e verdura. Una tendenza che convive però con la costante ricerca del prezzo più conveniente: cresce l’afflusso verso i discount (+1,8% a volume) e si rafforza la corsa alle promozioni, con i prodotti a marchio del distributore in aumento del 2,7%. Dopo un avvio positivo, l’estate ha segnato una battuta d’arresto nei consumi, complici le difficoltà delle famiglie a mantenere in equilibrio costi e redditi.
Parallelamente si consolida un orientamento salutista che spinge gli italiani a privilegiare alimenti freschi, poco processati, privi di additivi e, sempre più spesso, biologici. Il cibo diventa un alleato del benessere: si diffondono diete controllate, preparazioni casalinghe, meal prep e alimenti funzionali, accanto a un maggiore impegno in attività fisica e pratiche di prevenzione. Non si tratta più soltanto di estetica, ma di un approccio complessivo alla salute e alla stabilità. Emblematico il boom di vendite di bilance: quelle per la persona crescono del 55% nei primi sei mesi dell’anno, con oltre 432 mila pezzi in più, mentre quelle per alimenti segnano un +5,5%. Quasi un italiano su quattro dichiara di pesarsi almeno una volta alla settimana, a conferma di una dieta vissuta soprattutto come percorso di sottrazione.
Il Rapporto segnala infine un crescente interesse per i farmaci legati al metabolismo: il 16% degli italiani ha già utilizzato o prenderebbe in considerazione prodotti sviluppati per il diabete, ma usati anche per tenere sotto controllo il peso. È il riflesso di un Paese che, pur frenato dal calo del potere d’acquisto, guarda al futuro adattando le proprie abitudini: meno consumi, più attenzione al valore, alla salute e alla sostenibilità.
Gloria Giovanditti