Una delle sorprese del vertice Nato conclusosi questa settimana all’Aia è l’apertura di Donald Trump all’invio di nuovi sistemi missilistici di difesa Patriot a Kiev. Interpellato sul tema durante la conferenza stampa, il presidente americano non ha detto “sì”, ma nemmeno ha chiuso la porta: “Vedremo se possiamo renderne disponibili alcuni”. Secondo alcuni osservatori, si tratta di un mezzo successo vista la turbolenta relazione tra Washington e Kiev, dopo il litigio tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca lo scorso febbraio, davanti alle telecamere di tutto il mondo. Trump ha anche aggiunto che Putin “deve porre fine alla guerra”.
In attesa di vedere se alle parole di Trump seguiranno i fatti, Kiev può contare su nuovi aiuti militari da parte della Gran Bretagna. Questa volta, però, c’è una novità. Il Guardian riferisce che Londra invierà a Kiev 350 missili di difesa antiaerea avanzati: un pacchetto di aiuti militari finanziato usando 70 milioni di sterline di interessi maturati dal Regno Unito sugli asset russi congelati. Viene così rotto un tabù: è la prima volta che gli inglesi finanziano l’invio di armi all’Ucraina grazie agli interessi sulle risorse russe congelate dopo l’invasione del febbraio 2022.
Tali missili sono progettati nel Regno Unito come missili aria-aria, ma gli ingegneri inglesi li hanno modificati affinché l’esercito ucraino possa usarli da terra per proteggersi dai continui bombardamenti russi. La Gran Bretagna si conferma, così, in prima linea nel supporto a Kiev: questi 350 missili, infatti, fanno parte del mega pacchetto da 4,5 miliardi di sterline in aiuti voluto da Downing Street.