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sabato 14 Giugno, 2025
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Mercato immobiliare in ripresa: +11% di compravendite nel primo trimestre 2025

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Nel primo trimestre del 2025 il mercato immobiliare residenziale italiano ha registrato una significativa accelerazione, con un aumento dell’11,2% delle compravendite rispetto allo stesso periodo del 2024. A renderlo noto è l’Osservatorio del mercato immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, che segnala un trend in crescita diffuso su tutto il territorio nazionale, trainato in particolare dalle grandi città e favorito da condizioni economiche più vantaggiose, come la flessione dei tassi di interesse sui mutui.

Crescita diffusa e numeri in rialzo

Tra gennaio e marzo sono state acquistate o vendute oltre 172mila abitazioni, circa 17mila in più rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Il trend positivo, iniziato nella seconda metà del 2024, prosegue con tassi di crescita in accelerazione. I dati evidenziano una crescita omogenea tra capoluoghi (+11,6%) e comuni minori (+11%).

Nord e Centro protagonisti

L’incremento più marcato si registra nel Nord Est, con un +14,8%, seguito dal Nord Ovest e dal Centro, entrambi con una crescita di poco superiore al 12%. Anche il Sud (+6,3%) e le Isole (+6,8%) mostrano una dinamica positiva, seppur meno sostenuta.

Mutui e agevolazioni spingono gli acquisti

Un elemento chiave che ha sostenuto il mercato è la riduzione dei tassi di interesse. Il tasso medio iniziale sui mutui nel primo trimestre 2025 si è attestato al 3,22%, in calo rispetto al trimestre precedente e in netta diminuzione rispetto al 2024. Questo ha favorito il ricorso ai mutui, che hanno finanziato il 45,8% degli acquisti, con un aumento di quasi 7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2024.
Anche le agevolazioni fiscali per la “prima casa” hanno avuto un ruolo importante: il 73% delle compravendite ha beneficiato di queste misure, in crescita rispetto al 71,4% del trimestre precedente.

Capitale mobilitato e prestiti in aumento

Il volume complessivo di capitale impiegato per l’acquisto di abitazioni tramite mutuo ha superato i 10,3 miliardi di euro, oltre 3 miliardi in più rispetto al primo trimestre del 2024. Secondo la Federazione autonoma bancari italiani (Fabi), la politica monetaria della Bce – che ha ridotto i tassi di riferimento dal 4,5% al 2% tra settembre 2023 e la primavera 2025 – sta iniziando a produrre effetti tangibili, anche sui Taeg: a marzo 2025 il tasso medio effettivo annuo si è attestato al 3,54%, in discesa rispetto al 4,72% di ottobre 2023.

Le performance delle grandi città

Le otto principali città italiane hanno registrato una crescita media del 9%. A guidare la classifica sono Genova e Torino (entrambe oltre il +12%), seguite da Roma con +10,7%. Anche Bologna (+9,3%) e Palermo (+8,8%) mostrano segnali di forte vitalità. Ridotta la crescita a Milano (+7,1%) e Napoli (+6,1%). In controtendenza, invece, è Firenze, unica città in calo, con una flessione del 6,2%.
Il mercato non residenziale, di contro, ha registrato una crescita complessiva del 5% su base annua, trainato in particolare dalle compravendite di negozi e depositi commerciali al Sud e nelle Isole. In leggera flessione, invece, il settore dei terreni, in calo del 2,3%, nonostante segnali positivi nel Nord Italia.

Prospettive future

Con un quadro macroeconomico più stabile e politiche monetarie espansive in atto, le prospettive per il mercato immobiliare italiano restano positive. L’incremento del credito alle famiglie – cresciuto di 7,8 miliardi da maggio 2024 a marzo 2025 – suggerisce che gli effetti delle misure della Bce potrebbero consolidarsi nei prossimi mesi, alimentando ulteriormente la ripresa del settore.

Andrea Valsecchi

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