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    “Milano Unplugged. Inchiesta di una generazione”

    “Milano Unplugged. Inchiesta di una generazione”
    Il progetto promosso da Fondazione Feltrinelli e Gruppo CAP ha coinvolto giovani aspiranti giornalisti dai 18 ai 25 anni che hanno raccontato in modo multimediale le periferie di Milano tra diritto alla casa, sostenibilità e ambiente.  
    Il diritto alla casa e il problema degli alloggi, gli spazi verdi e la sostenibilità, gli stili di vita e l’inclusività, ma soprattutto le aspirazioni di una intera generazione. Questi i temi dei due progetti multimediali realizzati da ragazzi e ragazze tra i 18 e i 25 anni, che hanno raccontato le periferie della Milano di oggi grazie al progetto per aspiranti giornalisti denominatoMilano Unplugged. Inchiesta di una generazione, promosso da Fondazione G. Feltrinelli e Gruppo CAP, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano.
    Il progetto Milano Unplugged. Inchiesta di una generazione ha visto i giovani coinvolti in un periodo laboratoriale di formazione e una successiva esperienza sul campo, attraverso la quale hanno realizzato un’inchiesta audiovisiva condotta e realizzata nei quartieri milanesi Stadera, Chiesa Rossa e Barona. Durante tutte le fasi del progetto, i partecipanti sono stati affiancati da ricercatori sociali, professionisti nella realizzazione di inchieste ed esperti dell’audiovisivo.
    Due le inchieste presentate: La casa degli altri e “Giorno dopo giorno”. La prima si concentra sul tema del diritto alla casa aprendo a considerazioni più ampie sulla qualità dell’abitare in una città che, da questo punto di vista, si presenta a tratti escludente, anche per le nuove generazioni. La seconda pone invece l’accento sul tema degli spazi verdi e riflette una domanda di stili di vita più sostenibili e responsabili, di un modello di sviluppo più attento all’ambiente, che migliori la vivibilità dei centri urbani e possa ricucire le fratture tra tempi di vita e di lavoro.
    All’evento di presentazione, svoltosi presso l’Arca di via Rimini, hanno partecipato il fotografo Filippo Romano, la documentarista Anais Poirot e Francesca Tonelli di CoopZero5, che hanno accompagnato i ragazzi lungo tutto il periodo formativo e durante la realizzazione delle inchieste multimediali.  Sono intervenuti anche Massimiliano Tarantino, direttore di Fondazione G. Feltrinelli, Alessandro Russo, ad di Gruppo Cap, Natale Carapellese, presidente del Municipio 5 e Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa e Piano Quartieri del Comune di Milano.
    “Il dialogo con le nuove generazioni è essenziale per costruire giorno per giorno quel futuro che li vedrà protagonistiha commentato Alessandro Russo -. La mission di una azienda pubblica come CAP è quella di contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone che serviamo, attraverso la gestione di un bene prezioso come l’acqua, ma anche attraverso la crescita sostenibile del territorio su cui operiamo. Per questo abbiamo voluto costruire la nostra nuova sede in un luogo periferico della città, con l’intento di diventare centro di aggregazione per gli abitanti del quartiere e punto di riferimento di un’opera di riqualificazione.
    Temi espressi e illustrati nelle due inchieste multimediali realizzate dai ragazzi del progetto Milano Unplugged” che rientra all’interno di “La fragilità e orgoglio, un progetto di Fondazione Feltrinelli volto a promuovere percorsi di intervento locale attraverso attività di ricerca e di approfondimento scientifico e culturale, sperimentando una strategia di risposta alle fragilità territoriali. “Fondazione Feltrinelli si occupa di politica, cultura, città, sostenibilità, lavoro e nuove generazioni, tutte cose difficili da sviluppare in maniera originale – ha spiegato Tarantino. Noi abbiamo la missione anti-storica di rendere i cittadini stessi protagonisti dei temi, cercando di includere i portatori d’interesse nella generazione del contenuto. Milano Unplugged è una perla della collana di tutti i nostri progetti sulla città e le due inchieste presentate, su due grandi temi come la casa e il verde, sono dirompenti e attuali”.  
    Il progetto si inserisce inoltre nelle attività di partecipazione e coinvolgimento dei quartieri che Gruppo CAP ha avviato per accompagnare la realizzazione della nuova sede di via Rimini.

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