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    Accordi per l’Innovazione: 1 miliardo di euro dal PNRR per progetti di ricerca su salute, digitalizzazione, clima, ambiente.

    Accordi per l’Innovazione: 1 miliardo di euro dal PNRR per progetti di ricerca su salute, digitalizzazione, clima, ambiente.
    Obiettivo: incentivare progetti di investimento che promuovano la capacità d’innovazione e la sostenibilità ambientale all’interno dei settori industriali.
    Per questa misura, introdotta originariamente nel 2017, il Fondo complementare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione una dotazione complessiva di 1 miliardo di euro.
    Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria, nonché attività di ricerca.
    Le imprese possono presentare progetti anche in forma congiunta, fino a un massimo di cinque co-proponenti. Possono essere co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ad alcune aree tematiche, le imprese agricole.
    Nel caso di progetti congiunti – che accedono a una maggiorazione dei contributi diretti – ciascuna impresa proponente deve sostenere almeno il 10% dei costi.
    Il decreto firmato recentemente dal Ministro per lo sviluppo economico ridefinisce le tecnologie chiave e le aree di intervento degli Accordi per l’innovazione, per allinearle agli obiettivi del programma Horizon Europe.
    I progetti devono basarsi sulle sei tecnologie abilitanti individuate nell’ambito del programma: Intelligenza Artificiale; sicurezza e connettività; materiali avanzati e nanotecnologia; fotonica e micro/nano elettronica; sistemi avanzati di produzione e tecnologie delle scienze della vita.
    Inoltre, i progetti devono avere un impatto in quattro poli tematici: salute; digitale, industria e spazio; clima, energia e mobilità; prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente.
    Questi poli tematici, a loro volta, sono suddivisi in 18 aree di intervento:
    tecnologie di fabbricazione
    tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
    tecnologie abilitanti emergenti
    materiali avanzati
    intelligenza Artificiale e robotica
    industrie circolari
    industria pulita a basse emissioni di carbonio
    malattie rare e non trasmissibili
    impianti industriali nella transizione energetica
    competitività industriale nel settore dei trasporti
    mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
    mobilità intelligente
    stoccaggio dell’energia
    sistemi alimentari
    sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia
    sistemi circolari.
    I progetti presentati devono essere avviati dopo la presentazione delle domanda e non oltre tre mesi dalla concessione dell’agevolazione. La durata prevista per ciascun progetto può essere compresa tra i 18 e i 36 mesi, con una deadline di realizzazione fissata al 31 dicembre 2026.
    Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei limiti seguenti:
    il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
    il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.
    Ai fini dell’accesso alle agevolazioni è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.
    Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.
    Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.
    Per erogare le agevolazioni, il Mise dovrà aprire – tramite specifici provvedimenti attuativi –  due sportelli dedicati, ciascuno da 500 milioni.
    Davide Bonetti
    CENTRO STUDI SA FINANCE

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