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giovedì 27 Novembre, 2025
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Nascono le Zone di Innovazione e Sviluppo: il nuovo strumento di Regione Lombardia per valorizzare l’economia dei territori a partire dalle singole specificità

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Rafforzare la competitività della Lombardia sugli scenari globali valorizzando le specificità economiche dei singoli territori. È questo l’obiettivo delle Zone di Innovazione e Sviluppo (ZIS), un nuovo modello di intervento che punta ad agevolare le collaborazioni tra imprese, università, enti pubblici, enti di formazione e realtà sociali, in modo da potenziare gli ‘ecosistemi’ locali rendendoli unici e riconoscibili a livello nazionale e internazionale.

Protagonisti delle ZIS saranno i territori stessi, con Regione Lombardia nel ruolo di regista e ‘connettore’ tra i diversi soggetti di ambito pubblico e privato. Attraverso questo nuovo strumento, presentato nell’ambito dell’evento finale di ‘Lombardia Protagonista – Qui Puoi’, si punta a creare le condizioni per la crescita delle imprese, la nascita di startup innovative, lo scambio di conoscenze tra aziende e centri di ricerca, la creazione di lavoro qualificato e nuove competenze e l’attrazione di investimenti e talenti, valorizzando le specializzazioni produttive e tecnologiche di ogni singolo territorio.

“Ogni singola area eccelle in determinati settori economici – ha commentato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana -: come Regione intendiamo dare ulteriore impulso al ‘sistema lombardo’ e alla sua capacità di fare rete. Le Zone di Innovazione e Sviluppo potranno rappresentare un esempio virtuoso di politica industriale che metteremo a disposizione del Paese. La Lombardia è la prima regione manifatturiera d’Europa: mettiamo in campo ogni strumento utile per mantenere e implementare questa nostra peculiarità”.

Il percorso per la creazione delle ZIS si articola in due fasi. La prima riguarda la Manifestazione di interesse, in pubblicazione nelle prossime settimane, attraverso cui soggetti pubblici e privati di un determinato territorio potranno presentare congiuntamente un progetto preliminare, denominato Masterplan. Il documento dovrà contenere la specializzazione territoriale su cui puntare; i partecipanti e l’organizzazione della governance; gli spazi, i laboratori e servizi esistenti o da sviluppare, così come le indicazioni sulla sostenibilità a lungo termine del progetto.

Le proposte che otterranno il via libera accederanno alla seconda fase, che riguarda la negoziazione e l’elaborazione del Piano strategico definitivo. Con il supporto di Regione saranno individuate le azioni concrete da realizzare, con una visione pluriennale al 2050. Nello specifico il lavoro si concentrerà sulla creazione o implementazione di spazi attrezzati, infrastrutture digitali e percorsi formativi, costruendo nel contempo un sistema di indicatori di monitoraggio che misurino i risultati e l’impatto delle attività sul territorio in termini di innovazione, occupazione e competitività.

Potranno candidarsi gruppi misti pubblico-privati formati da imprese e startup (nel ruolo di capofila); enti pubblici (Comuni, Province, Camere di Commercio); università e centri di ricerca; enti di formazione; fondazioni, associazioni o realtà del terzo settore. Ogni candidatura dovrà includere una lettera di ‘endorsement’ della Provincia competente. Potranno essere istituite un massimo di due ZIS per provincia, mentre non ci sono limiti predefiniti per le candidature interprovinciali.

La dotazione finanziaria messa a disposizione da Regione Lombardia per la prima fase sarà di 1 milione di euro: i progetti ammessi alla Fase 1, infatti, potranno ricevere un contributo regionale a copertura del 50% delle spese di consulenza per la redazione dei documenti da presentare nel dossier di candidatura della Fase 2, entro il limite di 100.000 euro. Altre risorse regionali saranno successivamente introdotte per il sostegno alla realizzazione della Fase 2.

Per accompagnare e supportare i territori che vorranno raccogliere la sfida, Regione Lombardia ha inoltre previsto una struttura dedicata all’interno della Direzione Generale Sviluppo Economico, che sarà il punto di riferimento per orientare, assistere e valorizzare i progetti ZIS.

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