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mercoledì 29 Ottobre, 2025
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Ucraina verso un inverno di guerra: la strategia del finto dialogo di Putin

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Sarà un inverno di guerra in Ucraina. Sono passati quasi 650 giorni da quando Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca e, nonostante le promesse elettorali, la guerra d’invasione scatenata dalla Russia prosegue. Mosca continua a dimostrarsi aperta al dialogo (a parole) sia con Washington che con Kiev, una strategia che permette ai russi di continuare a combattere e cercare di sfondare le linee ucraine, finora senza grandi successi. In realtà, nonostante le telefonate e il vertice in Alaska, le pretese di Putin non sono cambiate.

Il portavoce Dmitry Peskov questa settimana è tornato ad accusare Zelensky per la “pausa nei negoziati”, dovuto alla “mancanza di volontà del regime di Kiev di proseguire il processo negoziale e di rispondere alle questioni che gli erano state poste”. Tra le principali pretese russe, ricordiamo, c’è anche la cessione e il riconoscimento di quattro regioni ucraine che Mosca finora non è riuscita ad conquistare integralmente.

Il Cremlino ha dichiarato che “fino a 5mila” soldati ucraini sarebbero circondati nell’area di Kupyansk, vicino a Kharkiiv, e “oltre 5.500” in un’altra zona calda del conflitto, quella di Pokrovsk, nel Donetsk. Zelensky ha rigettato queste affermazioni, bollandole come “una completa menzogna”, ma ammettendo che a Pokrovsk e “nelle zone limitrofe sono in corso aspre battaglie, ci sono unità militari nemiche e la logistica è difficile, ma è necessario continuare a infliggere quante più perdite possibili ai russi”. Ora gli ucraini devono prepararsi alla strategia putiniana invernale. Secondo Zelensky, “ogni attacco della Russia è un tentativo di causare il maggior danno possibile alla vita quotidiana”.

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