Le micro e piccole imprese italiane affrontano una bolletta energetica da 8,8 miliardi di euro, con un extra-costo di 1,6 miliardi rispetto alla media dell’Unione europea. Il prezzo medio pagato è di 0,28 euro per kWh, superiore del 22,5% rispetto al dato continentale. A pesare non è solo il prezzo dell’energia, ma anche la componente fiscale: in Italia gli oneri e le accise ammontano a 7,78 centesimi per kWh, un livello più che doppio (+117,4%) rispetto alla media europea e secondo solo alla Polonia (7,90 centesimi). Per le famiglie e le imprese, tra gennaio e luglio 2025, i prezzi di elettricità, gas e combustibili sono stati superiori del 50% rispetto al 2021, quasi tre volte l’inflazione cumulata del periodo (+17%).
Il divario si fa più evidente osservando le differenze tra imprese di diversa dimensione. Se le piccole pagano il costo più alto in Europa, le grandi aziende energivore italiane beneficiano di un prelievo fiscale inferiore del 19,6% rispetto alla media UE. Un sistema che penalizza le filiere più diffuse tra le Pmi, come quelle dell’alimentare, della moda, del legno, dei mobili, dei metalli, oltre a settori come gioielleria e occhialeria. Secondo l’analisi di Confartigianato, la tassazione cala all’aumentare dei consumi, lasciando le piccole attività esposte a un peso insostenibile.
A livello territoriale l’impatto è marcato soprattutto al Nord. La Lombardia da sola registra 443 milioni di euro di extra-costi, con punte provinciali di 80 milioni a Brescia, 65 milioni a Milano e 64 milioni a Torino, che porta il Piemonte a un totale di 181 milioni. Seguono Vicenza con 62 milioni, Bergamo con 54 milioni, Mantova con 52 milioni, Treviso con 50 milioni, Parma con 47 milioni e Verona con 46 milioni. Dopo la Lombardia, le regioni più colpite sono il Veneto (231 milioni) e l’Emilia-Romagna (208 milioni), mentre tra quelle non settentrionali spiccano la Toscana (92 milioni) e la Campania (73 milioni). Il quadro evidenzia un divario competitivo che mette le Pmi italiane in una posizione più fragile rispetto ai concorrenti europei.