Le cifre sono fornite dalla parte aggredita (l’Ucraina) per cui vanno prese con estrema cautela, cionondimeno si tratta di numeri impressionanti. Questa settimana il Kiev Indipendent ha ripreso le ultime stime fornite dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine (che non rivela, invece, quante sono le perdite tra le proprie fila). Dall’inizio dell’invasione, nel febbraio 2022, la Russia ha perso circa 1.045.220 soldati, 11.041 carri armati, 421 aerei, 28 navi e imbarcazioni, a cui si aggiungono 23.037 veicoli corazzati, 30.722 sistemi di artiglieria, 1.446 sistemi di lancio multiplo di razzi e 1.199 sistemi di difesa aerea, oltre a 340 elicotteri, 56.041 veicoli e serbatoi di carburante, come riporta Rai News. Le forze armate russe avrebbero perso anche un sottomarino. Ma la cifra che più testimonia l’evoluzione del modo di fare guerra è quella che riguarda i droni: Mosca ne avrebbe persi quasi 50mila.
Anche l’Ucraina, probabilmente, avrà sopportato centinaia di migliaia di perdite tra le sue fila, ma nonostante il terzo round di negoziati, non si intravede una soluzione nel breve periodo. Per questo motivo, il nuovo ministro della Difesa ucraino, Denys Shmyhal, ha avvertito su Telegram che Kiev avrà bisogno di “almeno 120 miliardi di dollari per la difesa” nel 2026. L’obiettivo è “ottenere la metà di questa somma con il supporto” degli alleati. A questo proposito, sono già in corso “negoziati sostanziali con i membri dell’Ue e della NATO”.