Il settore dell’edilizia in Italia continua a mostrare segnali di debolezza. Secondo l’Istat, nel primo trimestre del 2025 le autorizzazioni per nuove abitazioni residenziali hanno subito un calo significativo, registrando una flessione del 10,2% rispetto al trimestre precedente. La superficie utile abitabile si è ridotta parallelamente del 7,2%, al netto dei fattori stagionali. Complessivamente, sono state autorizzate 11.958 abitazioni, per un totale di circa 1,06 milioni di metri quadrati. Si tratta di valori che confermano la fase di contrazione in atto, aggravata anche dal confronto su base annua.
Rispetto al primo trimestre del 2024, infatti, il numero delle abitazioni residenziali autorizzate è diminuito del 19,4%, mentre la superficie utile abitabile ha subito una riduzione del 14,1%. L’analisi dell’Istat evidenzia come la tendenza negativa sia ancora più marcata nel segmento dell’edilizia non residenziale, che rispetto al trimestre precedente ha registrato un calo dell’11,4%. Anche confrontando con i primi tre mesi dell’anno scorso, la superficie dei fabbricati non residenziali risulta in diminuzione del 10,5%, fermandosi poco sopra i 2,25 milioni di metri quadrati.
Questi dati indicano che, per il comparto residenziale, il numero di abitazioni autorizzate è sceso ai livelli più bassi dal terzo trimestre del 2020. La contrazione coinvolge l’intero settore edilizio, con un calo congiunturale rilevante in tutti i comparti e una riduzione più accentuata per le costruzioni non residenziali. Le statistiche Istat confermano dunque un quadro di difficoltà persistente, che interessa sia i nuovi fabbricati sia gli interventi sul patrimonio immobiliare esistente.