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    Lagarde: segnali di ripresa e frenata dell’inflazione

    Nell’audizione di fronte all’Europarlamento Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha rilevato segnali positivi di ripresa economica nell’eurozona, ma ha comunicato l’intenzione di mantenere invariato l’attuale livello dei tassi di interesse, nonostante continui la progressiva discesa dell’inflazione.

    Christine Lagarde ha confermato che nella riunione del Consiglio direttivo di gennaio sono stati mantenuti invariati i tassi di interesse ufficiali. Ha spiegato che questi tassi, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, contribuiranno a garantire che l’inflazione ritorni al target di medio termine del 2% stabilito dalla BCE. La presidente della BCE ha sottolineato che l’attuale processo disinflazionistico continuerà progressivamente, e ha aggiunto che il Consiglio direttivo deve avere fiducia sul fatto di raggiungere l’obiettivo del 2% in modo sostenibile.

    La Lagarde ha poi evidenziato come ci siano segnali di un’inversione di tendenza e alcuni indicatori prospettici indicano una ripresa economica nel corso dell’anno. La presidente della BCE ha anche chiamato alle responsabilità le istituzioni europee e gli Stati membri, sottolineando che è necessario compiere ulteriori passi per far progredire l’integrazione europea, visto che gli elevati prezzi dell’energia e l’instabilità geopolitica attuale rappresentano una minaccia per la competitività dell’eurozona. Ha poi aggiunto che tale situazione rende ancora più problematiche alcune sfide strutturali esistenti come l’invecchiamento, il cambiamento climatico e la digitalizzazione.

    Durante il dibattito in plenaria sul bilancio annuale dell’Europarlamento, l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca ha contestato la politica monetaria della BCE, sventolando un cappio davanti al volto della Presidente Lagarde e affermando che i costi dei mutui sono triplicati a causa dei rialzi dei tassi di interesse operati dalla stessa Banca Centrale. Ciocca ha sostenuto che l’inflazione non è causata dalla domanda, ma dalla carenza di forniture e dagli errori dell’Unione Europea.

    Ciocca ha proseguito criticando duramente anche altri atteggiamenti dell’Unione Europea e ha affermato che questi hanno effetti negativi sull’economia europea e italiana. Nel frattempo la Lagarde è rimasta impassibile di fronte alla dimostrazione plateale dell’eurodeputato, che non è la prima del suo genere messa in atto dall’eurodeputato. Sempre all’Europarlamento, infatti, tutti ricordano la sua azione nel 2018 contro il commissario all’Economia Pierre Moscovici.

     

    Pietro Broccanello

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