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mercoledì 3 Dicembre, 2025
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Manifattura lombarda: terzo trimestre 2025 in crescita

I dati confermano il trend positivo. Positivi produzione, export e fatturato per le imprese lombarde.

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Dati positivi per la manifattura lombarda che consolida il trend in crescita mettendo a segno per la quarta volta consecutiva una variazione congiunturale con segno più. Nel terzo trimestre 2025, infatti, la produzione industriale aumenta dello 0,7% e il fatturato dell’1,6%. Anche l’artigianato registra un incremento sia dei livelli produttivi (+0,6%) che del fatturato (+0,9%), segno di un momento favorevole per il settore. È quanto emerge dalla presentazione dei dati congiunturali del terzo trimestre 2025 relativi al settore manifatturiero, che si è svolta nei giorni scorsi a Palazzo Lombardia.

Secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio congiunturale di Unioncamere Lombardia, l’industria regionale conferma segnali positivi sostenuti dal rafforzamento della domanda interna e dal buon andamento degli ordini esteri, che continuano a rappresentare il principale motore della manifattura. Nel trimestre analizzato, la produzione industriale lombarda registra un aumento dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% su base annua. L’occupazione rimane stabile, con un saldo tra ingressi e uscite pressoché invariato (-0,1%), mentre il ricorso alla cassa integrazione si mantiene su livelli contenuti.

Tra i comparti maggiormente virtuosi si distinguono quello alimentare, meccanico e il settore delle pelli-calzature. Anche l’abbigliamento mostra segnali di recupero nel terzo trimestre del 2025. Permangono invece difficoltà per la chimica e il tessile, quest’ultimo caratterizzato da una fase di sostanziale stagnazione.

Guardando alle prospettive future, la maggioranza delle imprese lombarde prevede una sostanziale stabilità di produzione, fatturato, ordini e occupazione. Restano però alcune incertezze legate alla domanda interna, mentre il sentiment sulla domanda estera risulta leggermente più positivo. Anche gli artigiani, pur mantenendo un orientamento prudente, mostrano un maggiore ottimismo rispetto ai trimestri precedenti.

Tra le principali criticità segnalate dalle imprese e condivise anche dal mondo artigiano, emergono i rischi geopolitici e l’aumento dei dazi, con potenziali impatti sulle esportazioni. In controtendenza, un elemento positivo per la competitività riguarda il calo dei costi delle materie prime, indicato come una delle principali opportunità per i prossimi mesi.

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