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venerdì 7 Novembre, 2025
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Cristiani uccisi in Nigeria: Trump non esclude un intervento militare americano

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Non solo Ucraina, Gaza e Venezuela. C’è un nuovo fronte di interesse finito nel mirino della politica estera di Donald Trump: la Nigeria. Nel fine settimana, infatti, il presidente americano ha dichiarato che gli Stati Uniti non escludono la possibilità di inviare truppe nel Paese nordafricano. Trump, in realtà, è stato come al solito parecchio vago: “Potrebbe essere, sto valutando molte cose, stanno uccidendo un numero record di cristiani in Nigeria”, ha detto il tycoon dall’Air Force One. Il giorno precedente, Trump aveva ordinato al Dipartimento della Guerra (il Pentagono) di prepararsi a una possibile operazione militare in Nigeria per “eliminare i terroristi islamici”.

La Nigeria da decenni sta facendo i conti con diversi gruppi armati, tra cui alcuni gruppi islamisti come Boko Haram. Nel sud del Paese vivono soprattutto cristiani le cui comunità sono prese di mira così come le chiese locali: una striscia di sangue dove alle motivazioni religiose si intreccia la battaglia per l’accaparramento di risorse e territori. I musulmani di etnia Fulani praticano la pastorizia e sovente attaccano gli agricoltori cristiani per rivendicare il controllo di certi terreni, tuttavia, anche i cittadini nigeriani musulmani sono vittime dei gruppi terroristi islamisti locali.

Una situazione complicata che da qualche tempo ha trovato anche l’attenzione di Donald Trump. La scorsa settimana il presidente Usa aveva designato la Nigeria come “Paese di particolare preoccupazione”, aggiungendo che il cristianesimo lì “sta affrontando una minaccia esistenziale”. Il presidente nigeriano Bola Tinubu ha detto che potrebbe incontrare Trump questa settimana, anche perché Washington ha minacciato il taglio degli aiuti che nel 2023 ammontavano a circa 1 miliardi di dollari.

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