A un mese esatto dal vertice in Alaska con Putin, non sono osservabili concreti passi in avanti nella guerra in Ucraina. Il dialogo diplomatico sembra a un punto morto e Donald Trump appare sempre più insoddisfatto per l’incapacità di organizzare un trilaterale Russia-Ucraina-Usa. Il presidente Usa ha incolpato Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky: “Si odiano così tanto che quasi non riescono a parlarsi, sono incapaci di parlarsi”, ha spiegato Trump parlando con i giornalisti prima di salire sull’aereo presidenziale.
Per l’inquilino della Casa Bianca non è importante che un possibile bilaterale tra i due leader in guerra venga chiamato “vertice o semplicemente incontro”, ma al momento non si nota alcun progresso in questa direzione. Washington continua a insistere per un dialogo diretto, ma la situazione sul campo sembra invece degenerare in una maggior spirale di violenza. Mosca preme sul fronte e ha aumentato l’intensità dei bombardamenti sui civili mentre Kiev sfrutta le sue capacità nel campo dei droni per colpire raffinerie nel profondo del territorio russo, come successo con l’impianto di Ufa nella regione di Leningrado, a 1400 chilometri dal fronte.
Tuttavia, se da una parte Trump vuole evitare di passare dalla carota al bastone con Vladimir Putin, dall’altra sembra comunque voler mettere Mosca alle strette. Parlando con i giornalisti, il presidente Usa ha dichiarato che “l’Europa sta comprando petrolio dalla Russia. Non voglio che lo comprino e le sanzioni che stanno imponendo non sono abbastanza severe”. Trump ha sottolineato di essere “disposto a imporre sanzioni, ma [gli europei] dovranno inasprirle in modo proporzionale a quello che farò io”.