Israele si prepara a colpire i siti nucleari dell’Iran. La notizia è di quelle che potrebbero cambiare per l’ennesima volta lo scenario in Medio Oriente ed è stata riportata ieri dalla CNN che cita funzionari americani a conoscenza di nuove informazioni di intelligence. La CNN sottolinea che non è ancora chiaro se Tel Aviv abbia preso una decisione definitiva in merito, ma “la possibilità di un attacco israeliano contro un impianto nucleare iraniano è aumentata in modo significativo negli ultimi mesi”, spiega una fonte, sottolineando che tutto è legato a come andranno i negoziati tra Stati Uniti e Iran.
La guerra di Mosca contro Kiev e quella di Israele contro Hamas hanno costretto Donald Trump a concentrare gli sforzi diplomatici su Ucraina e Gaza, ma ora torna a scaldarsi il fronte iraniano. Dopo essere usciti nel 2018 dall’accordo sul nucleare con Teheran (il JCPOA, il Joint Comprehensive Plan Of Action), gli Stati Uniti ora vogliono un altro accordo e hanno avviato un dialogo prima in Oman poi a Roma con gli iraniani.
Recentemente il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato che “l’arricchimento [di uranio] in Iran continuerà, con o senza un accordo” con gli Usa. I proclami di morte ed estinzione dello Stato Ebraico da parte degli ayatollah rendono la questione un problema di vita o di morte per Israele che non si fa molti problemi ad agire in maniera preventiva. Già nel 2024 l’Ispi riportava che, secondo gli esperti, a Teheran basterebbero solo un paio di settimane per arricchire l’uranio al 90%, soglia necessaria perché il metallo pesante possa essere impiegato in un’arma nucleare.
